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Suite n°1
Data: 21/04/2020, Categorie: Sensazioni Autore: Caliban
... la passione che lo pervadeva, stringevano il puntale del violoncello, quasi artigliandolo.Lei sapeva, aveva sempre saputo. Era consapevole che lui la guardava suonare da fuori. Nei suoi occhi, quando l'aveva guardato, non c'era stato nessuno stupore, paura o rabbia. Nessuna emozione apparente. Lo aveva semplicemente guardato, cosa che non aveva mai fatto prima o almeno lui non se n'era mai reso conto. Restò quindi fuori, gli occhi fissi in quelli neri di lei, masturbandosi lentamente. Eppure contrariamente alla logica non si sentì ridicolo, idiota come avrebbe dovuto. Forse era la musica a rendere tutto così aldilà da ogni logica e senso comune da renderla una situazione comprensibile, desiderabile e in un certo senso giusta.Poi Marie giunse alla �sarabanda� il quarto dei sei movimenti della suite, e chiuse nuovamente gli occhi, abbassando la testa, come in un muto assenso, e ricercando forse più concentrazione nella musica. Fu per Oz un gesto che gli diede il coraggio di fare ciò che aveva sempre desiderato e mai davvero pensato di fare. Entrò.I piedi nudi dell'uomo non fecero alcun rumore mentre, lentamente e respirando appena, si mosse verso la fonte del suo desiderio. Lei percepì il suo avvicinarsi, il respiro le si fece ancora più rapido, la stretta del corpo sul violoncello ancora più intensa, tanto da far arrossare l'interno delle cosce che avvolgevano la cassa armonica. L'uomo le giunse di fronte osservando finalmente davvero da vicino ogni movimento, il rapido ...
... incedere dell'archetto stretto nella mano destra, le dita della sinistra che si muovevano sulle corde come piccole ballerine armoniche, l'intero corpo che tremava e vibrava in sincrono con la melodia.Poi lentamente si portò dietro di lei. Le guardò la schiena, sottile e inarcata, con le spalle in continuo movimento. Il sedere stretto e bellissimo che sporgeva appena dal piccolo e tondo sgabello su cui era seduta e che lo rese ancora più eccitato. In fondo non l'aveva mai vista così, nuda di spalle. Non potendo più resistere si avvicinò ancora. Con le mani le cinse i fianchi sottili, provocandole un sussulto. Lei non smise di suonare e Oz si sentì autorizzato a continuare. Il duro e rosso pene dell'uomo si schiacciò forte sulla sua schiena nuda mentre con la bocca scendeva sul suo collo. La baciò delicatamente lambendo le clavicole, poi risalendo verso le orecchie, con bocca e lingua, provocandole intensi brividi lungo la spina dorsale, che sentì anche attraverso il proprio glande congestionato che spingeva ansioso di penetrarla.Le baciò, leccò e mordicchiò ogni punto di pelle cui riuscì a giungere senza bloccarle le braccia e impedirle di continuare. L'odore della sua pelle, umida e sudata per lo sforzo e l'eccitazione lo inebriava. Infine la suite terminò, lasciandoli in un silenzio irreale.Marie si abbandonò sullo strumento, respirando sommessamente. Oz l'abbracciò da dietro, lasciando finalmente andare le mani verso i suoi piccoli seni. Strinse forte tra le dita i capezzoli ...