1. Suite n°1


    Data: 21/04/2020, Categorie: Sensazioni Autore: Caliban

    ... grande terrazzo che circondava l'intero piano. Fuori il suono era più intenso, ancora più delizioso. Si avvicinò il più possibile, fino al divisorio a grata che separava i due terrazzi. Vide una luce tenue filtrare dalla grande vetrata dell'appartamento accanto, ma da quella posizione non poteva vedere alcunché.Resistette solo qualche istante, quindi un po' maldestramente scavalcò la grata. Incurante del freddo che gli aveva già reso la pelle di un colore tendente al blu e dei piedi nudi ormai ghiacciati sulle gelide piastrelle del balcone, si accostò alla vetrata e sbirciò oltre.Non era certo preparato alla sublime visione che lo attendeva. Restò per più di mezz'ora su quel gelido terrazzo, rapito dal suono esaltante e ipnotico insieme, dalla bellezza della ragazza che così intensamente e magistralmente arpeggiava su quel grande violoncello e dall'eccitazione che derivava dal vederla così, nuda e stretta al legno scuro dello strumento, come stesse facendo letteralmente l'amore con lui.Quello fu l'inizio di una passione folle e irrinunciabile che gli avrebbe logorato i pensieri e i desideri poco a poco, come se un tarlo feroce si fosse appropriato della sua libido rodendola in modo assoluto e totale. Fu anche la prima volta in cui Oz cedette alla voglia insopprimibile e si masturbò sul terrazzo dietro alle piante, guardandola e desiderandola infinitamente, spargendo il suo seme quasi fosse un offerta a un qualche Dio della lussuria che lo tentava.Nei giorni successivi ...
    ... cercò di scacciare i pensieri e le fantasie che si accalcavano nella sua mente, come una torma di cavalli imbizzarriti, ma in realtà ebbe poco successo. Tentò di buttarsi sul lavoro ma ogni figura femminile che disegnava finiva immancabilmente per assomigliare alla sconosciuta musicista. E ogni disegno successivo esprimeva sempre più i suoi desideri peccaminosi. Quando poi udiva ancora la musica giungere a tentarlo nessuna forza poteva trattenerlo dal correre a guardarla.Scoprì presto che non era stata una casualità, ma che in casa lei suonava sempre così, nuda e stretta allo strumento, e lui solo dopo essersi masturbato più volte e averla guardata a lungo riusciva infine a rientrare nel proprio appartamento. La ragazza suonava sempre con gli occhi chiusi, persa in una concentrazione assoluta, quindi il rischio di essere visto era molto ridotto, almeno finché non terminava.Una delle prime volte infatti temette quasi di essere stato visto. Aveva indugiato troppo, quando lei terminò di suonare aprì gli occhi e la vide guardare verso di lui, verso la grande vetrata del terrazzo. Oz si abbassò dietro le piante rapidissimo nascondendosi poi dietro il muro. Con il fiato rotto dalla tensione e il terrore di udirla aprire la porta del terrazzo. Ma fu fortunato, pensò, non accadde nulla e poté quindi riscavalcare la grata e tornare in casa.Da quella volta imparò bene a intuire quando lei stava per terminare e a fuggire prima. Scoprì poi poco a poco i suoi orari, e si ritrovò più volte a ...
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