Odette: oui je suis putaine, 5a parte (solo puta move soldi...)
Data: 10/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sexitraumer
... affondò senza pensarci due volte nel retto della ragazza.
“Sì ! Dentro tutto ! Ecco Odetta, tieni, arriva !”
Bartolo aveva preso la mira, e appoggiata la cappella sul buchetto, vibrò il maschio colpo…
“Uhi !”
…dopo un urletto soffocato di dolore per la poca gentilezza di lui, Odette disse:
“Ohhhnnn ! Hoh ! Vas y ! Vas y ! Ahnnn ! Allè ! Allè !...ahn !”
“Sì ! Eccolo ! Uh ! Uh ! Uh !”
“Ahn ! Ahn ! Ahn ! Oui ! Oui ! Oui !”
Anche stavolta il francese Bartolo lo capì al volo (del suo uccello in tiro ?); mentre si dava da fare dietro di lei come un ometto esaltato dall’offerta pronta del culo di lei, scoprì che il retto non era come la vulva: era tiepido, e non emetteva se non…meglio non pensarci ! Il suo cazzo, ben stretto in quel nuovo pertugio dove non era facile avanzare, gli stava mandando tra cappella stretta e palle che sbattevano sull’inguine, piacevolissime sensazioni di dominio. Tutto sommato neanche il rapporto anale era malaccio. Aveva afferrato Odette per i fianchi, e se la sbatteva esaltato…
Avanzare e indietreggiare, per poi ri-avanzare di nuovo dava sensazioni egualmente piacevoli, derivanti dal confronto tra il cazzo duro e le pareti intestinali di lei, che respirava sopportando l’ospite forzosamente…dominare una donnina in posizione pecoreccia, e trattarla come il proprio balocco…
…finché sbatti e risbatti scoprì che non controllava più le pallette con le sue strette inguinali. Una stupenda sensazione di calore sulla punta del ...
... proprio cazzo, e poi il grande sparo ! Quello a cui non ci si può opporre, seguito da altri gettiti minori, con Odette retta per i fianchi che s’impegnava ad accogliere e custodire il suo sperma come fosse la cosa più preziosa al mondo. L’impulso improvviso era partito dalle palle, mediato dalla muscolatura dell’inguine, quindi trasmesso al canale dell’uretra, affinché il seme di Bartolo, sessualmente maturo da poco più di un anno, si riversasse dentro il corpo di lei. Nemmeno una goccia avrebbe lasciato le pareti del suo colon retto. Bartolo non riuscì a contare i gettiti; se li godette letteralmente, per poi crollare stanco ed emotivamente scarico sulla schiena di lei. Odette si piazzò pancia-sotto per un po’ facendo conservare al ragazzo sopra di sé la congiunzione rettale per un paio di minuti; poi voltandosi dolcemente provocò il distacco di lui dal suo culetto che bruciava un pochino, ma a questo era abituata da tempo…Odette andò a lavarsi al secchio d’acqua, e finito di lavarsi la fica gettò dell’acqua su Bartolo che si era addormentato per terra. Venne invitato da lei a lavarsi anche lui. Il contatto con l’acqua dolce provocò in entrambi il desiderio di urinare. Solo che il locale del forno non era predisposto. Bisognava farla in un recipiente per poi vuotarlo in strada ?! Recipienti non ve ne erano, e quelli che c’erano servivano per i lieviti, e gli impasti. Bartolo le disse che avevano un cubicolo all’ingresso:
“Il vaso sta alla porta all’ingresso Odetta, dovete farla ...