Odette: oui je suis putaine, 5a parte (solo puta move soldi...)
Data: 10/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sexitraumer
... posso infilare ?”
Il ragazzo lavorante di mastro Giuseppe sorridendo maliziosamente richiese ad Odette con quale pertugio amasse scopare, ed Odette rispose in italiano stentato, ed in chiaro nonostante la presenza del certo non grande Bartolo:
“Si voi lo habe duratò messer n’importe pas dove metta ! Dentro mon cul bonò anche sì !”
Nel pronunciare quella frase aveva fatto scendere la propria mano dal fianco fino alla natica nonostante la lunga camicia da donna, che afferrò a sollevarla un po’, onde scoprire quelle sue tonde ed ancora sode natiche. Gli astanti poterono per qualche secondo bearsi di quel culetto di cui erano stati notati i contorni curvi e femminei dopo averlo scoperto con molta abilità un istant…ino !...poi la camicia tornò a ricoprirla.
Lino esterrefatto rivolgendosi all’amico mastro fornaio disse:
“Giuseppe ! Ma siete proprio da inquisizione ! E avete lasciato solo Bartolo con cotanta fonte di tentazioni…? Ma dico vi rendete conto ? Satana ha da tenervi caldo lo giaciglio vostro per quando sarà il momento…”
“Mi rendo conto che la vorreste nel vostro letto entro un’oretta o meno, messer Lino, ma non dimenticate che è ancora ospite nostra…! Voi Bartolo avete guardato ?”
Bartolo, avendo sudato per il turbamento di quelle natiche e per la tensione interiore temendo una punizione per l’erotica visione, d’impulso disse:
“No, padre ! Giuro che non la ebbi a guardare manco un istante !”
E mastro Giuseppe osservò per risposta:
“E perché ...
... ? Non vi stava piacendo forse !? …Oh, caro il mio Bartolo…”
“No, gli è che…Odetta…insomma..io…”
“Bartolo ! Non devi esser timido ! Tanto l’ho visto che ti piacciono le donne !”
“Padre, io…”
Giuseppe pensò di riprendersi Odette; qualche pensierino doveva avercelo fatto per far sverginare Bartolo, e magari una seconda puntatina lui stesso, prima che quella curiosa biondina se ne andasse per la sua strada…
“Partirà con me se proprio volete saperlo…caro Lino…la porterò io col mio calesse ! L’abbiamo già deciso, pria che arrivaste voi…”
“Con voi Giuseppe, eh ?!... Ah, perché quei vostri due ronzini reggerebbero fino a Otranto ? Lo sanno tutti al paese che non vi va di sostituirli...certo, se poi li lasciate lì stesso al mattatoio…! Sapete, vi capisco quando dimenticate le scadenze perché magari avete acquistato la biada per i cavalli, e persino quando vi prendete qualche licenza da vostra moglie…ma a quei due poveri cavalli anziani non starete chiedendo un po’ troppo ? Arriveranno morti…e voi e la signorina resterete per strada… ”
“E come dovremmo fare secondo voi ?...”
“La ragazza dorme da me, poi domani mattina alle nove, se proprio ci tenete, passerete voi a prenderla…avevate capito male caro Giuseppe, noi non si voleva rubarvela la vostra amica; se volete essere voi a portarla v’aiuterò io: vi dovete recare da un mio cugino che abita nel vico di San Michele. Gli direte che vi mando io, e lui vi noleggerà due cavalli giovani e veloci…così porterete la ...