Odette: oui je suis putaine, 5a parte (solo puta move soldi...)
Data: 10/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: sexitraumer
... ditele che va bene anche per noi…”
Ciò detto i due pensarono di farsi la passeggiata, non senza aver prima versato le cinque lire alla ragazza così bella, svelta, e momentaneamente fortunata. Fernando, fedele a mastro Giuseppe, montò la guardia di fuori in prossimità dell’uscio dopo essersi presa una sedia. Bartolo e la biondina europea rimasero da soli. Odette dopo essersi chinata ad introdurre i soldi nel suo sacco mettendo ben in evidenza il suo culetto, si voltò verso Bartolo e nel volgere di un istante non diede tempo all’adolescente di rendersi conto di ciò che stava succedendo ad un metro da lui circa in un’atmosfera, calda, intima, e quasi irreale: Odette si era tolta la camicetta lunga e stava completamente nuda innanzi a Bartolo che venne invitato a gesti a denudarsi anche lui. Imbambolato dalla visione di cotanta donna adulta nuda innanzi a lui si toglieva gli abiti nervosamente, toccandosi il pisello di continuo mentre guardava la vulva di Odette con un bel ciuffetto di pelo biondo. Ovviamente per Odette era naturale restare nuda; un po’ meno per Bartolo che cominciava a provare la sensazione dell’erezione, e delle proprie pallette dure. Ci vollero dei minuti perché si spogliasse completamente, ma la mano destra sempre al pisello andava…finalmente nudo si avvicinò alla ragazza più grande e più alta di lui, e non sapendo come iniziare l’approccio la prese per i fianchi e poi la cinse completamente poggiando il proprio viso per intero di fianco sul seno non ...
... troppo prosperoso di lei. Qui Bartolo provò la piacevole sensazione della pelle femminile sulle proprie guance. Le sue mani scesero verso le natiche, com’era naturale e cominciarono ad afferrarne la pelle. Delle prese e delle lasciate. Il giovanissimo Bartolo si accorse di com’era calda una donna lì, dove stava toccando lui in cerca naturalmente di un pertugio da esplorare. Mentre con il palmo della destra carezzava la natica corrispondente di Odette, col polpastrello del medio della sinistra cercò quel morbido buchetto che suscitava la sua curiosità tattile. Lo trovò, e sulla pelle del proprio dito sperimentò la sua morbidezza, la sua cedevolezza (relativa), e la sua tiepidità. Provò ad introdurvi il dito senza successo, goffamente, ma suscitando in Odette un lieve rantolino per quell’inizio d’invasione.
“Ahnnnn !”
“…”
“Uhmmmm, ohhhhhh.”
…ed un respiro che, col proprio orecchio sul ventre di lei, poté realmente percepire in un istante come intimo; intuì cosa potesse essere la voglia d’intimità tra due corpi che si sarebbero completati nel sesso. La cosa cominciava a piacergli…sentire il respiro della donnina tutto per lui lo stava esaltando: era una situazione nuova per lui, abituato ad interagire più con gli amici, e solo da qualche tempo a guardare le donne con un interesse via via maggiore…alcune manovelle se le era già fatte andando ad osservar qualche puta, o da solo o con gli amici; mai con le amichette poco interessate a far da subito le “cose dei grandi”. Per ...