1. Odette: oui je suis putaine, 5a parte (solo puta move soldi...)


    Data: 10/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: sexitraumer

    ... i suoi peccati innocenti aveva fatto la penitenza di volta in volta; ma questa cosa carnale che stava vivendo di persona era deciso almeno dalla sua esaltazione personale del momento a non confessarla al prete…questo peccato con questa donnina bionda di fuori sarebbe stato solo suo, e basta. Non sapendo da dove iniziare pensò di andare ad istinto e iniziò a baciare i seni della donnina, che non essendo particolarmente alta, poteva dargli le tette anche in piedi. Baciava il seno destro e sinistro di lei, indifferentemente, ad occhi chiusi; del resto in quell’ambiente la luminosità era poca. I baci erano brevi e nervosi: sembrava cercasse una scusa per incontrare i capezzoli di lei, che non vedeva avendo scelto di godersi quel contatto di pelle ad occhi chiusi. In un primo momento gli capitò che ne incontrasse uno tra le sue labbra senza soffermarvisi, proseguendo a baciare verso la base della piccola mammella, poi tornò indietro, e si mise a succhiarlo con una certa fame. Uno, due, tre succhi rapidi ed intensi, poi tirò la carne morsa delicatamente con le labbra, mollò e succhiò di nuovo…doveva averne di fame arretrata di mammella femminile ! Stavolta Odette si eccitò; probabilmente sul serio…
    
    “Ahhhn ! Uhn !...ahnnnn !”
    
    Musica celestiale per le orecchie di Bartolo, emotivamente affamato di femminilità calda. La zinna baciata da Bartolo si irrigidì; passò quindi all’altra dove ripeté le stesse azioni, ma insistendo di più col succhio; Odette biascicò un sì, ed un ...
    ... ancora:
    
    “Ohhhhh, ouiiiiii ! Oui ! Encore ! Encore !”
    
    Bartolo si mise a leccarle il ventre per avere il sapore della ragazza sull’unico organo che potesse apprezzarlo: la propria lingua. Ad Odette il passaggio della lingua di lui provocò delle contrazioni, e dei rilasci nervosi della muscolatura ventrale. Baciare e leccare la pancia gli piaceva quanto succhiarle i capezzoli. Era questione di meno di un minuto: adesso stava per leccarle la fica; solo che c’era un problema: aveva visto degli adulti leccarla alle donne, ma li aveva visti da lontano; da dove avrebbe dovuto iniziare ? Dai peli sopra, o dal basso ? Dentro lo spacco ce la doveva mettere ? Un anno e mezzo prima aveva provato ad assaggiarla ad una coetanea che gliel’aveva mostrata per penitenza, ma la coetanea si era scostata appena in tempo…lasciandolo a lingua in aria. Non lo derise, ma pur salutandolo a messa ed a dottrina non gli aveva più dato molta confidenza; ed insicuro com’era, visse una settimana nella paura che lei lo dicesse ai genitori che – immaginava lui - lo avrebbero fatto punire…naturalmente non era accaduto niente di tutto questo. Adesso che una donna adulta gliela stava per dare anche a lecco…: il vuoto. Il disorientamento più totale ! Esitò un istante ancora: con quell’illuminazione fioca ed il proprio volto davanti era un miracolo che vedesse il pelo ! D’istinto ci mise il naso e ne ottenne un solletico secco per le proprie nari, che non ebbe il tempo di valutare se fosse irritante o meno, dato che ...
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