1. E così finimmo a sorseggiare un caffè all’ombra di un secolare ulivo…


    Data: 28/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Hypnos1975, Fonte: Annunci69

    ... arrivò, busso il campanello e Loredana andò ad aprire. Entrò nel salottino, e mi guardò. Era stupenda, castana ed occhi scuri, alta più o meno 1 metro e 70. Un seno bello grande (e già, chissà da chi l’aveva ereditato…), fisico slanciato ed un sorriso incantevole.
    
    Ci presentarono, e si sedette con noi. Dopo aver parlato del più e del meno per circa mezz’ora, mi defilai, dissi che dovevo tornare a casa per degli impegni lavorativi e andai via.
    
    Da quel giorno le cose cambiarono veramente. Io, ogni qual volta potevo, scappavo a casa di Loredana, anche solo per parlare, ma il più delle volte non andavo mai via senza almeno un pompino…
    
    Con cadenze diverse, passarono circa due anni dal nostro primo incontro. Un giorno squillò il telefono, era Loredana, pensai che avesse bisogno di me e mi stavo preparando. Lei mi interruppe, “senti, siamo in ospedale, stavamo insieme ed Antonio s’è sentito male. Ho chiamato l’ambulanza ed ora siamo qui”
    
    Ok, dimmi dove e vi raggiungo. Mi disse dov’erano e andai. Mi venne incontro proprio Loredana che mi disse che Antonio aveva avuto un malore abbastanza serio, un infarto, ed era accaduto mentre stavano a letto a fare l’amore…
    
    Entrai in ospedale e, accompagnato da Loredana, mi presentai come il nipote. Il dottore, molto gentilmente, mi illustrò le condizioni generali e ci rassicurò che era stato un qualcosa di lievissimo e che non ci sarebbero state ripercussioni.
    
    Antonio stette in ospedale circa una settimana ed in quella ...
    ... settimana io e Loredana non stemmo insieme. Si, andai, ma solo per chiacchierare, per farle compagnia.
    
    Quando Antonio ritornò a casa io andai a trovarlo, era sensibilmente emozionato e contento nel vedermi e questo a me dava un senso di benessere e soddisfazione.
    
    Ci sono tornato molte volte, in quella casa, e non solo per stare con Loredana, ma anche per fare compagnia, ascoltare e parlare con Antonio.
    
    Così un giorno di primavera andando per quel sentiero oramai a me così familiare, li trovai seduti sotto una pianta di ulivo, vicino al loro tavolino, che parlavano.
    
    Arrivato scesi dall’auto, mi invitarono a sedermi, lo feci.
    
    Loredana andò a preparare il caffè ed io ed Antonio iniziammo a parlare.
    
    “Sai, Loredana è molto premurosa, mi vizia, ma ha paura che io possa avere di nuovo un malore e quindi non stiamo insieme da quando è accaduto il mio ricovero…” “potresti parlargli e convincerla almeno a provarci?” “ora mi sento male, male davvero, fino ad ora era una nostra scelta avere te nella nostra famiglia. Ci hai aiutato a stare meglio come coppia, ma ora… ora io mi sento solo un cornuto. Con una moglie infedele… che tu e lei facevate sesso o amore in mia presenza o con il mio consenso era una nostra decisione. Quando andavi via, come ti ho raccontato, noi due stavamo insieme, quindi tu eri un incentivo al nostro amore. Ora cosa sei? Sei l’uomo che si scopa mia moglie. Non servi ad incentivare nulla. Ma sia ben chiaro, non ho nulla contro di te, ma se tu non servi a ...