1. E così finimmo a sorseggiare un caffè all’ombra di un secolare ulivo…


    Data: 28/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Hypnos1975, Fonte: Annunci69

    ... noi, ma solo a lei, io mi sento un cornuto, e stò male…”
    
    Non ebbi il coraggio di dire nulla, in effetti il suo ragionamento era lineare, io ero un oggetto per arrivare al loro scopo, anche se mi avevano sempre trattato bene ero questo. Un oggetto.
    
    Loredana ritornò con il caffè. Passarono 5 o 6 minuti senza che nessuno dicesse nulla. Poi all’improvviso Antonio aggiunse “scusami, non volevo, sono nervoso, sono costernato, dispiaciuto, ma questa situazione mi innervosisce… Non vorrei che tu pensassi che non ti sono grato, ma oggi è così che mi sento, e volendoti rendere partecipe di tutto quello che succede tra di noi, dovevo dirtelo”
    
    A quel punto risposi “non ti preoccupare, posso capire, e di sicuro non mi offendo. Anzi, in verità mi fa molto piacere che tu mi consideri in quel modo. Di sicuro cercherò di aiutarti”
    
    Così Loredana si avvicinò e mi fece cenno di seguirla. Salimmo le scale ed entrammo in camera. Lei si sdraiò e prese il vibratore che non eravamo mai riusciti ad usare. Si chino sul mio inguine e cominciò a succhiare e mordicchiare il mio pene.
    
    Come sempre “lui” fece il suo dovere, si indurì e lei iniziò ad inumidirlo con la lingua.
    
    In tutto il tempo che Loredana mi succhiò il cazzo, il vibratore era inserito nel culo e, dopo svariati minuti, oltre a farla gemere di eccitazione, le aveva provocato una dilatazione dello stesso.
    
    Allora le chiesi se non era il caso di chiamare Antonio, saremmo stati tutti e tre, ed avremmo fatto in modo di non ...
    ... farlo stancare troppo.
    
    All’inizio Loredana era restia, ma con il passare dei minuti, e vedendo che io non accennavo a metterla a pecorina, si affacciò alla finestra e lo chiamò.
    
    Mentre Antonio saliva le scale Loredana si volto e mi disse una sola parola “stronzo”… ma con il sorriso sulle labbra, per cui non mi offesi…
    
    Antonio entrò in camera ed io lo invitai a spogliarsi e a raggiungerci. Non credo di averlo visto mai così, con le lacrime agli occhi.
    
    Si spogliò e si avvicinò al letto, ma senza stendersi, era rimasto in piedi e non sapeva cosa fare.
    
    Allora gli feci cenno di sdraiarsi dietro Loredana, tolsi il vibratore e dissi ad Antonio “dai, forza, iniziamo con qualcosa che non ti faccia sforzare troppo. Lo so che è un po’ diverso dal solito, ma fai l’amore con tua moglie…”
    
    Loredana aiutò Antonio a mettere il pene nel culo e succhiando sempre il mio cazzo, cominciò ad andare avanti ed indietro.
    
    Passarono poco più di 5 minuti ed Antonio, felice per il ritrovato accoppiamento, venne.
    
    Felice si alzò e andò a fare la doccia mentre Loredana continuava a succhiarmi l’uccello. Dopo poco anche io venni e, come di consuetudine, lei bevve il mio sperma.
    
    Dopo quella volta le cose per noi tre andarono sempre meglio. Fino al giorno in cui Loredana mi chiamò per dirmi che Antonio era di nuovo in ospedale, in condizioni gravissime…
    
    Presi l’auto ed andai in ospedale, quella scena non la dimenticherò mai. Antonio intubato e Loredana piangente.
    
    Purtroppo quella fu ...