Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte iv)
Data: 04/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90, Fonte: Annunci69
... e lo faceva muovere contro le mie pareti uterine. Godetti talmente tanto, che gli morsi un labbro fino a farlo sanguinare.
- Dio… Sei fantastico – gli dissi sfinita, una volta che mi ripresi dall’orgasmo.
- Non ho finito con te – mi rispose, rimettendomi a terra e facendomi voltare. Io in automatico poggiai le mani sul cofano e inarcai la schiena. Doveva piacergli molto la vista del mio culo nudo, delle mie gambe lunghe e gli stivali neri fin quasi al ginocchio.
Non passarono dieci secondi che avevo di nuovo il suo cazzo dentro di me.
Mi sentivo piena, mi sentivo donna e mi sentivo completa con lui li dietro che mi scopava. Come se fossi il suo unico oggetto del piacere. Mi afferrò dai fianchi e prese a scoparmi sempre più forte, con colpi più decisi e violenti. Se qualcuno fosse passato in quel momento avrebbe sicuramente pensato a me come ad una prostituta. Trattenni il fiato e nel parcheggio a parte i nostri corpi che sbattevano l’uno contro l’altro ed i miei mugugni non arrivava nessun altro rumore. Decisi di fregarmene, perché sentivo salire il terzo orgasmo. Cominciai ad andare incontro al suo bacino ogni volta che percepivo che stava per sprofondare nuovamente dentro di me.
Sentii Marco trafficare con i suoi pantaloni.
- Finalmente te li togli? – gli chiesi mordendomi un labbro.
- No, volevo prendere il telefono nella tasca. Così mi dai il tuo numero – sentii mollare la presa sui miei fianchi. Doveva avere il cellulare in mano.
– Dettamelo – ...
... riprese.
- No, abbiamo detto niente numero – gli risposi, innervosita che stesse rovinando quel momento.
- Se non me lo dai abbiamo finito di scopare –
Bastardo. Lo sentii fermarsi e smettere di muoversi. Provai a continuare da sola a muovermi contro il suo palo e per quanto bello volevo che fosse lui a scoparmi e a farmi venire come un fiume in piena.
- Voglio il tuo numero – era testardo. E questa volta, come se non bastasse, cominciò a sfilare il suo cazzo da dentro di me.
L’orgasmo cominciò ad allontanarsi, così gli andai incontro con il sedere per tenerlo dentro di me.
- Allora? – mi incalzò.
Io cedetti. Mi sentii una puttana. Stavo dando il mio numero ad uno squallido sconosciuto, amante della mia migliore amica. Cominciai a dettarglielo mentre lui ricominciava a penetrarmi. Presto mi dimenticai di quanto in basso ero scesa, e all’ennesima sculacciata venni contro di lui. Feci appena in tempo ad infilare una mano tra le cosce e a tastargli le palle che esplosi in un orgasmo formidabile ed indimenticabile. Lui non si fermò, doveva essere vicino. Lo sentii aumentare il ritmo e lo sentii tremare, nonostante anche io stessi tremando per il piacere appena provato.
- Sei fantastica…. – mugugnò lui, spruzzando dentro di me. Sentii un’ondata di calore interna e le sue mani che mi stringevano più forte il culo. Io assecondai i suoi movimenti, e anche quando ebbe smesso di muoversi, mi mossi io per lui, mungendo il suo cazzo con la mia vagina. Che fortuna ...