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Piccola G - Racconto completo
Data: 30/08/2020, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Quorthon
... per qualche secondo, poi la tua mano si sposta…scivola lungo l’asta e solletica il glande, come se volesse tirarlo.“Vieni” mi sussurri, e il sorriso sul tuo volto è per me un’immagine che mi spalanca il cuore. Le tue dita guidano il pene fino all’imboccatura delle piccole labbra mentre divarichi leggermente le gambe. Un brivido mi assale mentre scivolo dentro di te, il contatto pelle a pelle ci scuote entrambi mentre l’asta scivola lentamente, un millimetro dopo l’altro, all’interno della tua vagina, accolto da un calore morbido e buono come te. Non avevo mai compreso quanta unione e piacere potesse esserci in quei primi eterni attimi in cui un uomo e una donna si congiungono, si uniscono fisicamente come da millenni avviene e per sempre avverrà…La corsa è finita, il glande ora poggia contro il collo del tuo utero. Rimaniamo fermi, abbracciati, mentre i nostri respiri si allineano e il calore dei nostri corpi ci avvolge dentro e fuori di noi.“Fallo” mi sospiri nell’orecchio, e il piacere che provo nel muovermi dentro di te non avrà mai fine piccola G. Non esiste e non esisterà mai preservativo tanto sottile da ricordare questa sensazione, la sensazione di due corpi a contatto nei punti più interni e sensibili. Stiamo facendo l’amore, lentamente e dolcemente; e così come i nostri sessi sono uniti e allacciati, anche le nostre anime sono compenetrate.E’ tale la nostra sintonia e la nostra voglia che so di non aver bisogno di cercare stimolazioni particolari, ci basta questo ...
... movimento oscillatorio per godere, il ritmo contenuto del mio pene che a ogni spinta reclama un po’ più di te, come se volesse scavarti nell’anima. Ci baciamo e ci guardiamo negli occhi mentre i nostri gemiti si incrociano, il calore dei nostri fiati eccitati pervade ogni spazio tra i nostri volti.Allarghi ancora un po’ le gambe e le tue mani scendono a stringere le mie natiche, so cosa vuol dire: stai per venire e vuoi incitarmi ad aumentare il ritmo.“Vieni” mi sussurri mentre i miei lombi spingono più a fondo e più velocemente dentro di te,” voglio che vieni adesso e che mi vieni dentro…sarà il mio ricordo e se succederà, in futuro sarà un ricordo ancora più grande che durerà per sempre…non mi interessa cosa accadrà con lui…”“Sei…sicura ?” gemo in affanno, lottando a tutti i costi contro l’eiaculazione impellente.“Sì…ti amo e lo voglio…voglio il tuo seme ora !” non finisci neanche la frase che riprendi a gemere. Ora il ritmo delle mie spinte è allo spasmo, il pene esce e affonda nella tua fessura a ripetizione, con deliziose fitte di piacere ogni volta che il glande forza delicatamente le piccole labbra.Prima di accorgercene stiamo venendo assieme, cosa mai successa in questi due anni: due corpi che simultaneamente diventano marionette comandate dal piacere e dall’orgasmo dei sensi. E’ il mio corpo che decide di inarcarsi, la mia gola di dare sfogo al grido, i lombi che spremono ed eiaculano tutto il mio seme, la mia anima, il mio amore. Lacrime di gioia solcano le tue guance ...