1. Montecalvario Blues: "Extremis Malis, Extrema Remedia"


    Data: 26/08/2017, Categorie: Etero Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti

    ... una più che reale bava che gli pendeva dalle labbra e che colava ad ogni affondo sulla camicetta di sartoria della donna. Quando la sig.ra De Rosa venne con un urlo prolungato e rabbioso, Carmine si tirò fuori - la cappella lucente e palpitante come un neon -, girò la donna sulla pancia e scoprì il gran culo bianco e sodo, divaricò le chiappe e sputò sul buchetto, prima di ghermirlo con un dito. “Cazzo fai, bastardo?”, scattò la donna più allarmata che mai. Ma prontamente l’uomo le aveva afferrato il collo, schiacciandole la testa sul cuscino. Provò a dimenarsi, ma lo stronzo era grosso e forte e le gravava addosso stringedole le gambe fra le sue, mentre il dito le pompava il buco del culo con movimenti circolari sempre più ampi, per saggiarne l’elasticità. “Volevi comprare il mio silenzio, questo è il prezzo”, sentenziò Carmine passando bruscamente al tu. “Hai insistito, l’hai preteso, non ti sei fidata della mia parola... abbiamo fatto come volevi tu, quindi hai poco da lamentarti. Tanto più che per insabbiare la tua troiaggine mi toccherà anche finire nel penale. Poi magari mi difenderà tuo marito, che dici. Il rischio che corro è solo in parte risarcito dal tuo bel ...
    ... culetto, quindi poche storie...”, proseguì mentre si metteva in posizione spingendo la cappella contro l’elastico di carne ritornato imbronciato come il musetto di una bimba a cui è stato fatto un torto, una volta che ebbe tolto il dito. La donna morse il cuscino e mugolò forte, cercando di dimenarsi senza successo, poi fece buon gioco a cattiva sorte e, come avvertì la cappella appuntarsi al buco del culo e forzarne l’anello, si bloccò di colpo e, da donna navigata, cercò di rilassare quanto più possibile muscoli e nervi, preparandosi al passaggio di un transito extra-large che l’avrebbe lacerata, nella carne come nello spirito. Ci vollero lacrime e sangue in abbondanza (e non certo come modo di dire), ma alla fine Carmine fu tutto dentro e si comportò da gentleman, muovendosi in maniera impercettibile, spingendosi a fondo ma senza strafare nel pompaggio. La sig.ra De Rosa apprezzò la gentilezza - sapeva che le sarebbe potuta andare anche peggio - e si portò una mano fra le cosce per titillarsi il clitoride, giusto per stornare l’attenzione su qualcos’altro. Il trucchetto funzionò e sbrodò un istante prima di avvertire getti caldi innaffiarle abbondantemente gli intestini. 
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