I desideri di angelika - Racconti Erotici

I desideri di angelika

... interesse.

“Che vuoi, donna?” le aveva chiesto in modo brusco il fabbro.

“Ehi…zotico, cerca di essere gentile con questa signora!” aveva subito replicato il giovane cogliendo al volo l’occasione per ricominciare a discutere.

“Signora dici? A me non sembra una signora, a vederla. Forse è la serva, di una signora. E’ così, donna?”

Mildred non voleva che si rimettessero a litigare proprio ora richiamando ancora una volta l’attenzione di tutti .

“ Fermi! Non è il caso di litigare. Mi sono soltanto fermata ad osservarvi lavorare. Ho assistito prima al vostro litigio e pensavo che forse siete molto più interessanti quando vi occupate del vostro lavoro, signori”

Il fabbro aveva perso un po’ della sua baldanza ed iniziava a guardare Mildred con occhi diversi

“Beh…che cerchi allora? Se posso fare qualcosa per te, volentieri!”

“La signora non ha detto che guardava te! Ha detto che ci guardava entrambi lavorare. Chi dice che le serve qualcosa proprio da te?”

“Insomma! Non sapete proprio discutere senza litigare? E non vi hanno insegnato a non alzare le voci davanti ad una donna?”

“Ma…insomma…noi siamo abituati a discutere. Lo facciamo ogni momento per ogni cosa”

“Ora non c’è niente di cui discutere, mi pare. Non credo dobbiate discutere su di me!”

“ Signora, ci sarebbe da discutere eccome su di voi…Siete una bella donna, in fondo. E due uomini da che mondo è mondo discutono e litigano per le donne!”

“ Giusto! E siccome dici di esserti fermata ad ...

... osservarci adesso devi dirci chi di noi sceglieresti se dovessi andare alla festa della birra del prossimo mese”

“ Avrei molti dubbi in effetti…forse chiederei ad entrambi di accompagnarmi. Non saprei proprio scegliere, a vedervi così!

Ai due iniziava ad andare in ebollizione il sangue, a sentire quella donna dai tratti delicati e dal carattere forte tener loro testa con tanta sicurezza, e di conseguenza furono portati a spingersi oltre con le loro domande.

“Vorresti per caso scoprire se abbiamo delle qualità nascoste?”

“Potremmo darti dimostrazione, se vuoi. Così poi potrai scegliere!”

“Io non vorrei scegliere, veramente, ma se due uomini così rudi e forti mi prendessero e mi usassero per soddisfare le loro voglie animalesche come potrei oppormi? Sono una povera donna indifesa…”

Non servì altro per togliere ai due ogni dubbio. Il fabbro si avvicinò a Mildred e la sollevò come un fuscello mettendosela sulle spalle e dirigendosi verso il retrobottega ed il maniscalco li seguì senza un attimo di esitazione. Era quello che Nüssli aveva desiderato fin dal primo momento.

Huber, così si chiamava il fabbro, la depose su una stuoia poggiata in un vecchio bancone da lavoro e senza una parola iniziò a levarsi il grosso grembiule di pelle ed i pantaloni di tela grezza restando con delle lunghe mutande di tessuto ruvido che non potevano più nascondere la sua evidente eccitazione. Attraverso la stoffa si poteva intuire un cazzo di notevoli proporzioni e la conferma ...