Le due veneri.
Data: 18/11/2020,
Categorie:
Autoerotismo
Etero
Sesso di Gruppo
Altro,
Lesbo
Autore: Golem, Fonte: RaccontiMilu
... il vestito che per un attimo si spostò, per poi essere immediatamente rimesso a posto dalla proprietaria.La mia ragazza mi piazzo davanti l’amica, come se essa dovesse farmi un annuncio ufficiale e, abbracciandola da dietro, baciandole caldamente il collo, le sollevò la gonna, infilandole le mani sotto le mutandine del costume sottostante, di un ricco colore rosa, con qualche ghirigoro bianco. Sara gemette lievemente, contorcendosi mentre l’amica le massaggiava il clitoride, arrossendo ancor più in viso, fino a quando le sue guance rosee non divennero del medesimo colore acceso dei suoi capelli.“Amore!” disse rabbiosamente Erica “Non è quello che mi dici ogni volta, dal giorno in cui io e lui ci siamo messi insieme…”“Io…ti voglio…” disse finalmente“…vi voglio insieme, tutti e due per me…”“Brava Sarina…” aggiunse Erica, baciando l’amica, oramai abbandonatasi alle sue braccia e toccandola con più intensità tra le gambe, in modo che io la vedessi ancor più eccitata.“E tu amore?” disse rivolgendosi a me “Adesso che sai questa cosa, sei ancora arrabbiato? Vuoi lasciarmi qui, con lei, o preferisci averci tutte e due, solo per te?”Non risposi, ero una statua di sale, incantata di fronte a due veneri, avvolte l’una nell’altra, pericolosamente intente a compiacersi, in un modo o nell’altro, nel tentativo di conquistare la mia attenzione. Ero perduto, perduto negli occhi glaciali di Erica, che mi guardava lussuriosa, disposta a condividere con me la donna che amava pur di non ...
... perdere il nostro rapporto, perso nell’iride castano di Sara, la quale, preda delle dita della compagna mi chiamava, come una sirena, a prenderla, perduto completamente nelle sinuose curve dei loro corpi, ancor quasi del tutto vestiti, che desideravo possedere più della mia stessa anima.Feci un passo avanti, avvicinandomi alle due, ma Erica subito mi fermò con il palmo della mano.“Fermo!” esclamò “Qui non stiamo giocando e basta. Tanto per cominciare tiralo fuori e faglielo vedere bene.”Obbedii, abbassandomi il costume da bagno bianco, con grossi fiori azzurri, fino a farlo cadere ai miei piedi. Poi, presi in mano il mio membro, il quale puntava dritto verso di loro, ed accarezzandolo dolcemente, lo mostrai, così, duro come era, alle due ragazze davanti a me.“Hai visto?” sussurrò Erica all’amica, facendo appena sentire la propria voce sopra i suoi gemiti di piacere. “E’ proprio come te lo avevo descritto, vero?” le chiese poi, prima di rivolgersi nuovamente a me.“Ci vuoi?” chiese, ed io annuii con la testa.“Ci vuoi tutte e due?” ribadì, ed ancora io mossi il capo con un cenno verticale di approvazione.“Non ci basta che ci scopi però…ci devi volere davvero…” insistette, e questa volta io rimasi fermo, esitando, convinto che Erica avesse ancora qualcosa da aggiungere. Lei, non vedendomi rispondere, mutò per un attimo la sua espressione da sensuale e lussuriosa a dolce e fragile, baciando la guancia dell’amica come fosse alla ricerca di conforto.“Amore…” chiese “…vuoi essere ...