Tenebre - Racconti Erotici

Tenebre

... poi rimaterializzarmi dietro le sue spalle, avvertii distintamente un brivido percorrerle tutta la lunghezza della schiena.

Carla aveva già iniziato a tracciare sul pavimento gli antichi simboli esoterici di cui necessitava il rituale, lo aveva fatto usando il sangue del padrone di casa che aveva sgozzato come un capretto mentre le sue membra erano ancora calde.

"Ho voglia di essere scopata, il sangue e questa violenza mi hanno messo addosso una voglia sfacciata e perversa, vedere mio marito ucciso non mi ha fatto turbata, lo ho sempre detestato, hai fatto di me una donna incredibilmente ricca, ora ti prego fai di me anche la tua cagna..."

Lo disse mentre abbassava i miei pantaloni, la mia verga la stava aspettando già eretta, e senza dire un altra parola la scappello' usando solo la bocca, poi se la fece scivolare languidamente in gola fino a che lo sentii completamente umido e bagnato.

La servetta si era tranquillizzata, o forse più probabilmente il terrore aveva raggiunto un livello tale da renderla un silenzioso automa.

Era andata a recuperare le candele e le aveva posizionate seguendo le istruzioni di Carla.

Feci girare l'elegante signora Svizzera e mentre iniziavo a salmodiare la prima parte del rituale la invitai a impalarsi da sola sul cazzo che lei stesso aveva inturgidito con le sue labbra calde e sottili.

Le mie dita cercarono il suo sesso, il clitoride era completamente eretto e ricettivo, alternai colpi decisi ed un rapido lavoro di ...

... dita esperte fino a portarla all'orgasmo.

Sentii arrivare il suo piacere ancora prima che lo sentisse lei, i messaggi olfattivi e le vibrazioni della sua carne accarezzarono i miei sensi prima di esplodere in un fiume in piena.

Continuai a recitare la litania mentre le sue parole mi incitavano a darle ancora piacere, terminai un passaggio del testo e affondai le mie zanne dentro di lei, lasciandomi inebriare dal suo sangue reso ricco d'ossigeno dal piacere che stava provando.Carla giaceva al centro del cerchio completamente nuda, ricordava per certi versi una riproduzione dell'uomo vitruviano di Leonardo.

Mi aspettava come un oscura sposa pronta per donare il sangue virginale al suo uomo durante la prima notte di nozze.

Miriam aveva svolto egreggiamente la sua funzione di "ruffiana" portandomi ad uno stato di perversa eccitazione sessuale.

Superai il cerchio e mi sdraiai completamente nudo tra le sue cosce, al di fuori la servetta stava meccanicamente dando piacere con le dita alla sua padrona che avevo abbandonato completamente fradicia sul divano, l'atmosfera era surreale e il terrore aveva lasciato il posto ad una libidine macabra e perversa che anche se loro non lo sapevano era uno degli effetti del rituale che stavo conducendo.

La pelle di Anna era morbidissima, ne assaporai il calore che sapevo da lì a poco avrebbe abbandonato il suo corpo ed il profumo che mi guidava verso il suo frutto voglioso.

Era un perfetto 69, sentivo i suoi seni scostumati ...