Tenebre - Racconti Erotici

Tenebre

... strusciarsi contro i miei addominali, mentre la sua bocca mi mungeva.

Il tempo parve rallentare per un istante, poi la donna abbandono' il cazzo per cercare una vena all' interno della mia coscia e sentii i suoi denti entrare in me cercando il mortale veleno che è il mio sangue.

Salmodiai le ultime frasi del rituale, intervallandole con scabrose leccate al suo frutto fradicio.

"non mortui, quod in aeternum non potest expectare..."

Le ultime parole mi uscirono quasi come fossero il ringhio di un lupo affamato.

Poi anche io snudai le zanne e entrai dentro di lei.

Sentivo il sapore del suo orgasmo mischiarsi a quello del sangue, era buonissima e profumata, gli spasmi di piacere che provava si mescolavano con quelli della sua morte.

La sentii mancare per un istante mentre con gli occhi chiusi stava per ingoiare il mio piacere.

Quando le sborrai in gola la vidi riaprire di colpo gli occhi, non erano più umani, l'iride era completamente sparita ed i suoi suoi bulbi oculari erano due pozzi neri pieni di oscurità e lussuria.

Sentii un risucchio deciso e mi ritrovai il cazzo completamente lavato tra le sue dita, si guardava in giro come una bambina che non era mai uscita dalla sua stanza e vedeva per la prima volta i colori del mondo.

"È tutto bellissimo, i colori... sento suoni che non immaginavo neppure esistessero... profumi, il tuo miele... il sangue delle prede..."

Quella che era stata Anna si girò di scatto verso le due donne sul divano, guardandole come un ghepardo osserva due gazzelle.

La mia creatura era bellissima, e brillava di un aura oscura che ne rappresentava la nuova natura.

Capii che in quella forma era ascesa all'immortalità per liberarmi dalla mia infinita solitudine, non era solo una creatura della notte, ma una compagna che presto avrei strappato a suo marito e reso mia per sempre.

Poi ci furono solo sangue e urla, mia figlia si era appena svegliata ed aveva fame!

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