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Portraits: Fine di una perversione
Data: 26/12/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Leliste
... insieme.” “No, tesoro. Tu non vai da nessuna parte. Non ti puoi approfittare di me in questo modo.” rispose lei, lapidaria. A quel punto capii che non avevo scelta. Ero stato battuto dalla sua furbizia unita alla mia stupidaggine. Chiusi gli occhi e mi rilassai. I jeans furono caldi e umidi in pochi istanti. Rimasi immobile sul pianerottolo fino a che non la feci tutta. Lei mi guardava, trionfante e vendicativa. Si avvicinò a me e mi baciò sulla bocca. “Adesso siamo pari.” disse lei. Poi ad un certo punto alzò una coscia, sollevò la gonna e mi portò le braccia attorno al collo. Infine ancorò il suo tallone dietro la mia schiena. “Adesso rimani fermo.” Iniziò un rivolo rivolto verso di me. Un lungo fiotto di pipì. Stava letteralmente pisciandomi addosso. Io la guardai inorridito. Era come se stesse marcando il territorio. Era come se mi stesse dicendo “tu non sei più il padrone di te stesso. Ora sei mio. Decido io per te.” Rimasi impotente di fronte quel getto di pipì che mi veniva addosso, caldo e abbondante. Creammo una pozza di pipì larghissima in tutto il pianerottolo. Alcune gocce caddero lungo la tromba delle scale. Io ero letteralmente colato. Lei a quel punto aprì la porta e mi chiese di attendere. Attesi come un deficiente che tornasse con uno straccio. Mi fece aspettare 5 minuti. Iniziai dunque a chiamarla ma non rispondeva. Ad un certo punto, mi resi conto che la situazione poteva apparire sconveniente. Ero pur sempre in uno spazio comune del condominio zuppo di ...
... pipì. Dovevo assolutamente togliermi da li. Mi tolsi dunque tutti gli indumenti e li appoggiai per terra. Entrai nudo in casa sua e la raggiunsi in camera. “Mi hai lasciato in quella situazione, stronza.” “Ah si? Scusa... credevo ti piacesse sporcare i condomini degli altri.” “Guarda che dobbiamo pulire al più presto, prima che passi qualcuno.” Lei si avvicinò a me. Tastò il mio uccello. Lo segò fino a renderlo di nuovo duro e disse. “Si. Ora è il momento di andare a pulire.” Bastarda. ---FOLLIA--- Lavinia era come impazzita, dopo quel tentativo mal riuscito da parte mia. Sembrava ogni volta impaziente di provare qualcosa di nuovo, di andare oltre. Io ero un po' spaventato, perché sapevo che se la situazione fosse peggiorata ulteriormente, sarebbe stato deleterio per entrambi. Eppure anche io ero ormai soggiogato dall'idea malsana di continuare ad osare. Quando una perversione si realizza, è difficile tornare sui propri passi. Il primo atto sessuale interamente basato sulla pipì lo completammo pochi giorni dopo. “Amore, devo farla.” disse lei. “Non possiamo aspettare? Poi la facciamo assieme.” risposi io, mentre ero ancora dentro di lei. “Non resisto. Devo farla ora.” “Ok. Spostiamoci dal letto, almeno.” dissi io. “Non ce la faccio...” e iniziò a pisciarmi di sopra. Era il mio letto. Era la mia casa. Senza il mio permesso aveva iniziato a pisciare su di me e sulle mie lenzuola. Mi incazzai tantissimo, anche se devo dire la sensazione fu strana. Non riuscivo a crederci. Rimasi ...