1. Portraits: Fine di una perversione


    Data: 26/12/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Leliste

    ... bevve tutto. “Buono, tutto sommato.” disse lei, asciugandosi con il braccio. Io ero sconvolto. L'avevo lasciato cadere fuori la bocca perché per me era orrendo. Lei invece l'aveva ingurgitato senza problemi. Il mio cazzo era troppo teso per continuare a ragionare. Dovevamo agire. “Voltati.” La feci piegare a novanta sul tavolo, allargai le natiche e cercai la fica. La trovai e iniziai a penetrarla. Fu una scopata molto malinconica. Quell'odore pungente sovrastava qualsiasi altra cosa. Lei gemeva in modo forsennato. Era come se in tutto quel tempo passato assieme lei non avesse mai goduto come quel momento. Un po' mi indispettii. Pensavo fosse una sorta di presa per il culo. Poi capii che era lo stesso che provavo io. Mentre scopavamo continuavamo a bere. Eravamo passati ai succhi ace e ananas. Un sorso io e un sorso lei. Non osavamo baciarci sulla bocca. Poteva essere troppo intimo. In fondo, come può quello che stavamo combinando essere meno intimo di un bacio? Lascio a voi l'opinione a riguardo. Mentre la stavo scopando, capii che in fondo, un po' mi sarebbe mancata tutta quella pazzia irrefrenabile. Mentre stavo cercando di mentalizzare quei momenti, avvertii nuovamente lo stimolo. Perché no? Era un'altra cosa che ancora non avevamo provato. Decisi di pisciarle direttamente in fica. “Marco che cazzo fai?” chiese lei. “Zitta, ormai è tardi.” Pisciai a lungo, rimanendo dentro di lei. Lei chiuse gli occhi come se stessi facendo qualcosa di tremendo. Tuttavia non si discostò ...
    ... mai da quella posizione. La pipì continuò a sgorgare anche dopo che ebbi finito. “Lavinia, la stai facendo anche tu, per caso?” “Zitto e lasciami finire.” disse lei, quasi infastidita. L'avevamo fatto. Avevamo pisciato in contemporanea durante un rapporto. Ormai eravamo gemelli di piscio. Passatemi un termine meno volgare. A quel punto ci rimase ben poco da sperimentare. Non avevo le forze per fare del sesso anale. Inoltre, data la conclusione della storia mi sembrava quasi una cosa oltraggiosa. Ne parlammo pure. “Non ti va di averlo nel culo, vero?” chiesi io. “Non so... secondo te è una buona idea?” ribadì lei. “Beh... è che non so bene come funzionano certe cose... e inoltre sono un po' stanco.” Lei mi guardò intensamente e poi mi baciò sulla fronte. “Marco... questa è l'ultima notte che passiamo insieme. Se tu hai voglia di fare qualcosa con me, falla. Io, farò altrettanto.” Quelle parole mi convinsero. La feci voltare e le scaraventai il cazzo con fermezza, ma senza esagerare. Iniziai a pompare senza smettere di bere l'acqua. Lei intanto gemeva e diceva sconcerie varie. In ordine sparso: “Bastardo, mi stai inculando perché sai che mi piace. Lo hai fatto per un anno perché te l'ho permesso! Inculami e vienimi dentro, tanto sarà l'ultima volta.” “Oddio, che meraviglia. Quando il prossimo ragazzo vorrà incularmi gli racconterò di questa notte. Sai che c'è un tizio che mi vorrebbe scopare proprio come stai facendo tu? Me lo ha scritto in un messaggio.” “Porco maledetto, sei ...