1. Il culo non va in vacanza - 3


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... e ci dirigemmo verso l’ala deserta, tutti assieme.
    
    Stavamo in silenzio, forse un po’ imbarazzati dalla situazione, anche se Lisa cercò di abbassare la tensione, prendendoci entrambi per mano.
    
    Marco, che aveva preso la chiave della camera intrufolandosi dietro al bancone della reception, dove, peraltro, non c’era mai nessuno, aprì la porta e ci infilammo dentro uno dietro l’altro.
    
    Spalancammo la porta sul balcone, perché c’era caldo e puzza di chiuso. Era una mossa abbastanza sicura, perché eravamo molto in alto e quell’ala dell’immobile, non utilizzata, si affacciava verso l’entroterra, in direzione di un bosco nel quale a quell’ora sicuramente non c’era nessuno, inoltre non accendemmo alcuna luce perché la luna e le stelle davano moltissima visibilità.
    
    “Uffa che caldo” esclamò Lisa mentre si sfilava il top che le copriva la imponenti tette. Queste, bianche, si stagliavano nella penombra. Magnifiche, nonostante la mole stavano su, alte, dure come il ferro, i capezzoli come chiodi.
    
    Appariva eccitata calda, anche noi lo eravamo, in un battibaleno fummo tutti nudi.
    
    Lisa era spettacolare, Marco di avvicinò e le baciò una tetta, io feci lo stesso con l’altra, intrufolando una mano fra le cosce, era bagnata.
    
    Ci stendemmo sul letto, la cuginetta afferrò il cazzo di Marco, mentre io, con la bocca mi avvicinavo, un po’ timoroso alla sua fica.
    
    Istintivamente trovai il grilletto con la punta della lingua, era la prima volta che mi avvicinavo ad un organo ...
    ... sessuale femminile, ma subito resomi conto della reazione di Lisa, che si inarcò e gemette, presi a leccare furiosamente.
    
    Impazziva talmente che miagolava come un gattino, talmente forte che mi spostò la testa in malo modo, ansimando, poi scese giù e iniziò a succhiare il membro di Marco.
    
    L’inaspettato successe quando io mi apprestai ad infilargli le dita nella figa tutta bagnata, mi prese la mano: “No, fermo!”.
    
    Mi resi immediatamente conto, era vergine!
    
    Cavolo, la micina più bramata, quella sempre seminuda e provocante non aveva mai preso un cazzo dentro di se, neppure nel culo, quello me lo aveva spiegato il giorno prima.
    
    Tutta scena. Seghe si, pompini a nastro, tipi che sbavavano, ma non l’aveva ancora data a nessuno, proprio una tipa tosta.
    
    Mi fece cenno di mettermi giù, di girarmi, a pecora, mi spostai e feci come voleva lei.
    
    Il culo in alto, le chiappe tenute larghe con le mani, in automatico, come sempre.
    
    Tolse il cazzo di Marco dalla sua bocca, bagnato come era lo accompagnò verso il mio buco imbutiforme, fremente: “Accidenti, si vede che sei abituato a metterti così! Che buco strano hai, profondo e fa l’occhiolino, tutto rosso attorno, si vede che è tanto usato! Ora voglio proprio vedere come entra!”, disse prima di appoggiare una mano sulle chiappe di Marco, che me lo spinse dentro tutto insieme, duro come l’acciaio.
    
    In effetti ce l’avevo proprio arrossato, infiammato ed aperto, visto l’uso pesante e continuo di quei giorni.
    
    Gridai di piacere, ...
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