1. Galeotto fu il bus


    Data: 07/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87, Fonte: Annunci69

    ... inoltrarsi nel tepore della sera.
    
    Due giorni dopo, di mattina, stavo lavando il bagno. Mia mamma era da una amica mentre i miei fratelli erano al grest. Suonano il campanello. Tolgo i guanti e scendo per vedere chi è.
    
    Immaginate la mia sorpresa nel trovarmi di fronte Ahmed ancora una volta.
    
    “Alvise, ciao”
    
    “Ciao Ahmed. Vieni, entra”
    
    Lo faccio accomodare e chiudo la porta.
    
    “Vuoi bere un caffè?”
    
    “Grazie, volentieri”.
    
    “Come stai? Che hai fatto di bello ieri? Ho pensato che potremmo andare in spiaggia qualche volta se ti va di stenderti accanto ad un “tricheco spiaggiato” come amano definirmi i miei fratelli talvolta”
    
    “Sì, sì, perché no...” mi sembra un po' nervoso. Intanto ci spostiamo in cucina.
    
    “Tutto bene?”
    
    “Sì, sì. Bene”
    
    Mi volto per lavare la moca e riprendo a parlare. D'improvviso sento che si appoggia a me, avvolge le sue braccia attorno a me, una da sopra la spalla desta, una all'altezza del torace a sinistra e sento la sua testa sulla mia e il respiro sul collo. Devo dire che sento anche il suo pacco a riposo attraverso i nostri pantaloncini inconsistenti e il cotone dei boxer che indossiamo. É piacevole questo contatto. Sono eccitato e commosso allo stesso tempo.
    
    “Alvise...”
    
    Ha la voce rotta
    
    “Sì?” rispondo a mezza voce
    
    “Così vuol dire che ti voglio bene.” e dicendo questo mi stringe forte a sé. Non vorrei più muovermi, quella sensazione di averlo addosso è incredibilmente piacevole. Ma alla fine lascio la moca aperta e ...
    ... mi volto; lui non scioglie l'abbraccio e io lo abbraccio di rimando.
    
    Non so che cosa dire, non so che cosa fare. Anche ora che sono girato, lui appoggia tutto il suo corpo contro il mio. La mia eccitazione è forte e sono certo che lui la sta sentendo. Sento che forse anche da lui sta crescendo qualcosa.
    
    Ha il viso nell'incavo del mio collo e il suo respiro mi dà i brividi. Poi sento che mi bacia piano piano sul collo. Lo lascio fare un po', finché non tira fuori la lingua.
    
    “Ahmed... Che cosa succede?”
    
    Lui alza la testa.
    
    “Non lo so, mi lascio andare, come hai detto tu”.
    
    Sono confuso. Lo guardo, è ancora addosso a me e mi guarda. Adesso è completamente e massivamente eretto.
    
    “Ahmed, possiamo sederci un attimo? Non voglio dire che questo mi dispiaccia, però...”.
    
    Ma lui non mi lascia finire. Mi prende il viso e mi bacia. Mi bacia con passione e sapienza. Se davvero non ha mai avuto esperienze, allora è una dote naturale perché il modo il cui avvolge le mie labbra, il modo il cui la sua lingua si fa strada nella mia bocca, il modo in cui mi tocca, mi sciolgono.
    
    Gli prendo la mano, guardo l'ora. Avremo circa un'ora, non è molto, ma per oggi dovrà bastarci. Lo accompagno al piano di sopra, nella mia camera. Siamo in piedi, uno di fronte all'altro. Lo guardo
    
    “Sei sicuro?”
    
    “Non sono sicuro di niente, ma voglio lasciarmi andare. Fino a dove vorremo andremo. Poi ci fermeremo.”
    
    “D'accordo”.
    
    É perciò con enorme delicatezza che riprendo a baciarlo. Le ...
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