Io Sono Elbe |6| St. Pauli
Data: 22/12/2017,
Categorie:
pulp,
Autore: Cigno
... parlare tecnico e asettico. Una contraddizione che lo attraeva potentemente. “Sai già dove andrai a pernottare?” domandò Norman. “Non ancora. Immagino ci sia qualche B'n'B nelle vicinanze, no?” rispose Alice. “Mi vuoi forse dire che non hai prenotato alcun Bed and Breakfast?” Alice fece spallucce. “Vuoi che ti indichi qualche posto a buon prezzo?” “Si, grazie. Sempre che non sia un disturbo...” “Figurati. Perché non me lo hai chiesto prima?” “Speravo di trovarlo una volta arrivata in città... ma poi sei arrivato tu.” “Ok... tranquilla. Risolviamo in un attimo.” Una volta arrivati al B'n'B più vicino si assicurarono che ci fosse ancora qualche camera disponibile. Una volta trovata la sistemazione più adeguata, Alice ringraziò Norman, lo baciò sulla guancia e si diresse verso le scale che conducevano alla propria camera. Ok. Ferma tutto e riavvolgi. ----- -Rewind- ----- Alice quel mattino si rese conto, sorseggiando il caffè bollente, che il suo incontro con Norman era stato il punto di non ritorno, il punto in cui le scelte diventavano drastiche, determinanti. La sua mente stava reagendo, quasi per autodifesa, a quei ricordi. Stava iniziando a inventare possibili finali alternativi. Avrebbe tanto voluto che quella sera, a St. Pauli, la serata con Norman si svolgesse con un bacio sulla guancia, un saluto cortese e una nottata passata in solitaria al Bed and Breakfast, senza nessuno a farle compagnia. Tuttavia, nel mondo reale non si poteva riavvolgere il nastro e ricominciare ...
... a narrare. Ciò che accade, accade. Inesorabile come la durezza di un sasso che tocca terra dopo esser stato scagliato. Tutto ciò le sembrava beffardo. Era riuscita a percorrere molte miglia. Molte più di quante non fu capace di percorrere durante la sua vita, per via dei sacrifici e del lavoro. Era giunta fino ad Amburgo, una città vasta dalla storia millenaria che lei disconosceva quasi totalmente. Un borgo caratteristico capace di suggestionare la mente dei più cinici, capace di attrarre la sua attenzione come fosse la propria città natale. E Poi? Il tradimento. L'imprevedibile tradimento, frutto dell'ignoto. L'ignoto, fin a quel momento, era stato per lei qualcosa da rievocare attraverso tecniche cognitivo-comportamentali. D'un tratto, era diventato vivo e concreto. L'assenza di Cleopatra. La presenza di Norman. La scomparsa di Alice. La comparsa di Gaia. Si ritrovò ad un bivio, prossima a prendere una decisione. Una decisione le cui conseguenze erano ignote: Avrebbe dovuto Seguire una pista verso l'incontro con una famigerata appassionata di enigmi, per poi probabilmente disattendere le sue aspettative, rivelando di non essere altro che la psicoterapeuta di una scrittrice amatoriale? Oppure, fare come avrebbe fatto Gaia? Seguire l'istinto, perseverare nel gioco di ruolo. Trasgredire l'ordine degli eventi. Deviare il corso naturale delle cose in modo deciso, teatrale, roboante. Modificare il finale della propria storia, prima che essa venga ancora scritta. Lei deteneva il ...