Serena - Racconti Erotici

Serena

... tipico suono di una chiamata in corso.-Pronto? Pronto?- Cielo è mio marito, lo sento parlare ad alta voce, contornato da un leggero frastuono, musica, probabilmente è nel bar con gli amici, -pronto, chi parla?- Lo sento confabulare qualche istante, poi in lontananza sento ancora la sua voce -mi hanno chiamato anche prima, deve essere una promozione, ma non si sente nulla. -Pronto...?-Vedo l'amico selezionare i file, no maledizione ha intenzione di inviare le foto.Serena apre immediatamente le gambe, le divarica completamente la gonna si apre sullo spacco lasciando in bella vista la sua gamba. Seguo con l'occhio il profilo della sue pelle partendo dal ginocchio e scendendo lungo l'interno coscia. Leggermente oscurato dall'ombra della gonna appare lo slip nero che copre le sue intimità. La parte più larga copre il monte di venere mentre la parte inferiore si insinua tra le sue dolci, prelibate e succose labbra per poi scomparire completamente tra le natiche. Schiocco le dita. E' l'ordine di interrompere la telefonata.-Cosa volete?- La voce di Serena è esile e tremolante, non serve darle la risposta, lo sa già quello che vogliamo.Ma che domanda stupida; sono legata, di fronte a tre uomini che mi guardano le mie tette gonfie, le gambe oscenamente divaricate, da sola... visto che la commessa alla cassa se ne era andata, che cosa posso pensare che vogliano?Il commesso guarda gli altri due -Posso?-. La risposta è immediata secca e dura -E' tua, hai pagato-.Sono sua.... ha pagato? ...

... Quelle parole mi rimbombano nella testa. Mi sembra di essere in un brutto sogno. Ho paura ma i miei capezzoli sembrano dire un'altra cosa.Il commesso si porta le mani alla cintura e in brevissimo tempo i pantaloni sono già aperti mostrando un paio di slip neri a pallini bianchi e una grossa protuberanza. Infila i pollici sotto l'elastico delle mutande ed assieme ai pantaloni li abbassa alle ginocchia. Il pene dell'uomo salta fuori concitatamente dalla stoffa allungandosi verso di me, si avvicina goffamente in quanto ora i pantaloni sono caduti alle caviglie e gli impediscono di fare i passi più lunghi.Certo che la gente pur di fare sesso paga cifre belle grosse. Guardo la scena ed osservo il commesso avvicinarsi a Serena, con il pene in tiro.Aveva pagato 300 euro per masturbarsi davanti ad una donna tettona e carina. Accontentato, gli extra a parte.-Da qui posso?- Mi guarda già voglioso di godere. Sembra un bambino di fronte ad un gelato, gli sorrido -Divertiti!-Lo guardo avanzare; ora abuserà di me, ma con stupore ascolto la domanda. Si ferma circa a 30-40 centimetri dal mio volto. Afferra con la mano destra il suo membro e comincia a massaggiarselo, andando avanti ed indietro lungo il suo tronco. Ad ogni movimento il glande si scopre parzialmente e si ricopre. Ho gli occhi fissi su membro e lo vedo gonfiarsi sempre di più. Il commesso accelera il movimento della mano e con esso diventa più forte anche la sua respirazione. La mano è molto veloce ora, il glande è completamente ...