Scoprendo mia moglie, cap. II: regalo di Natale
Data: 04/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: Willard
... come quando era arrabbiata o come quando era tesa per qualcosa di importante. Arrivato all'auto salutai Laura e il marito e parcheggiai un paio di vie più avanti, per non destare sospetti, quindi tornai a piedi a casa e, con la perizia di un ladro o di un assassino, mi intrufolai nel mio garage da dove raggiunsi il sottoscala che apriva lo sguardo, appunto, all'ancora illuminatissimo salotto di casa. L'operazione era durata una ventina di minuti, ma ora era come se mi trovassi di fronte ad uno schermo in super HD: mia moglie era al telefono e ridacchiava con chissà chi, mentre George sorseggiava un bicchiere del mio �Lagavulin� seduto comodamente sul divano, proprio di fronte a me, ma ignaro, ovviamente, della mia presenza. Chiusa la telefonata porse il cellulare all'istruttore che se lo mise in tasca, infatti il telefono, non era quello di mia moglie...Da questo momento lei iniziò una specie di �balletto�, tra moine, battutine e sottili doppi sensi che aveva il chiaro intento di eccitare il negro, ma chiaramente anche me che stavo al di là del vetro; parecchie volte infatti guardò in direzione della porta quasi a confermare questo intento. Era come se stesse spargendo qua e là l'odore della sua figa. Ad un certo punto, si piegò anche in avanti sul tavolo dove avevamo mangiato con la scusa di riordinare: dallo sguardo spermatozoico del mandingo capii che probabilmente gli aveva mostrato, alzando appena la gonna, parte di quello che avevo visto io qualche ora prima. Non ...
... avrei mai pensato che potesse essere così troia. Lui si offrì di aiutarla, ma lei, dopo essere andata e tornata un paio di volte dalla cucina, gli rispose che non occorreva. Poi si sedette al suo fianco sul divano e presogli dalle mani il bicchiere di whisky ne assaggiò anche lei un po', commentando maliziosa " chissà a che ora torna mio marito, mi tocca stare a casa sola soletta se anche tu te ne vai...". George, chiaramente arrapato la accarezzò dolcemente guardandola negli occhi. Il cazzo mi stava per esplodere nei pantaloni, avrei avuto voglia di aprire la porta e di intervenire scopandomela seduta stante. Quell'attesa mi stava snervando ed eccitando come non mai, e, senz'ombra di dubbio, doveva essere la stessa cosa per l'altro uomo. Proprio in quel momento suonò il campanello di casa. Chi cazzo poteva essere a quell'ora? Erano già le undici passate...I due comunque non sembravano sorpresi, e mia moglie andò alla porta. Ricomparve dopo un paio di minuti seguita da Samuel...Ecco con chi era al telefono poco prima pensai...I due negri si salutarono, poi il più anziano, scambiandosi delle occhiate di intesa con Titti, disse al neo arrivato che non aveva più tanta voglia di andare in discoteca, aggiungendo, dopo aver raccontato la faccenda che mi riguardava, che la padrona di casa sarebbe stata da sola fino alle prime luci del mattino. Notai uno strano ghigno nel volto di Samuel. Era chiaro che aveva capito le intenzioni dell'amico che fino a un minuto prima era arrivato ad un ...