Scoprendo mia moglie, cap. II: regalo di Natale
Data: 04/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: Willard
... però non aveva le treccine, ma era completamente rasato e portava un pizzetto ben curato. Questi dopo essersi presentato il primo giorno, e dopo avermi squadrato, cercando di nascondere, chiaramente per educazione e opportunità commerciale, un chiaro disprezzo per il mio fisico e per il mio abbigliamento da ex calciatore, mi consigliò subito degli esercizi da fare e mi insegnò ad usare le macchine del caso. Poi, quando si avvicinò Titti, e capì, non senza sorpresa, che ero suo marito, si propose di farmi da personal trainer, offrendomi la possibilità di un pacchetto risparmio che, oltre all'entrata nella struttura, mi avrebbe garantito anche la possibilità di usufruire di quel servizio. Ovviamente, anche a causa � anzi soprattutto a causa � dell'intervento di Titti dovetti accettare, mio malgrado, quell'�imperdibile� affare. Una delle sere successive, tornando a casa dalla palestra le chiesi informazioni sul negrone, visto che lì dentro sembrava godere di una certa autorità. Lei ridacchiando mi disse che non era un semplice istruttore, ma che era anche tra i proprietari della palestra e che in gioventù era stato un apprezzato pentatleta. Era statunitense, ma da anni viveva in Italia dove si era appunto trasferito sin da ragazzo dopo aver avuto un ingaggio nel nostro paese. Aggiunse poi, sempre divertita, che era molto apprezzato soprattutto dalle frequentatrice femminili della palestra e che infatti aveva fama di essere un vero e proprio stallone, cose che le era stata ...
... confermata da una sua amica senza peli sulla lingua, che in spogliatoio, un giorno, le aveva magnificato le doti amatoriali del buon George con dovizia di particolari, dilungandosi sulle dimensioni del suo pene e sulla sua capacità di resistenza. Pareva che il tipo accettasse anche, nel caso, sostanziosi regalini da parte di donne mature in cambio delle sue performance. D'altra parte, chiosò, quel ragazzo ha proprio un gran fisico e, aggiunse con una strana inclinazione della voce, un gran culo. Mentre mi raccontava tutto questo non riuscivo a trattenermi dall'immaginare mia moglie alle prese con il mostro che immaginavo si trovasse tra le gambe dell'istruttore, magari insieme alla sua amica, che mi pare si chiamasse Laura, una ragazza un po' bassina, ma con un bel culo, più grosso di quello di mia moglie, ma bello sodo e soprattutto con delle labbra belle e carnose, evidenziate sempre da un pesante rossetto, che le davano un'aria da gran baldraccona. Magari, pensavo, quando mi diceva che si tratteneva dopo la palestra con le sue amiche per bere un frullato, in realtà si intratteneva con George nello spogliatoio maschile; magari tutti quei dettagli sul cazzone del negro li aveva sperimentati direttamente: me la immaginavo a gambe aperte sul lettino dei massaggi, con le cosche appoggiate al busto dell'energumeno che la penetrava selvaggiamente per un tempo interminabile facendola urlare di piacere finché non la faceva venire tra spasmi convulsi. Immaginavo lei e Laura completamente ...