1. Scoprendo mia moglie, cap. II: regalo di Natale


    Data: 04/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Autore: Willard

    ... nude e a bocca aperta ai suoi piedi, mentre a turno si infilavano fino alla gola l'enorme cazzo e gli leccavano le palle finché non venivano sommerse dalla sua sborra...Vedendomi un po' assente, alla fine del racconto, mi chiese cosa avessi. Non riuscii a nasconderle che questo George un po' mi ingelosiva e, a mo' di battuta le feci : "non &egrave che quei dettagli sulle dimensioni e le prestazioni del negrone le hai sperimentate direttamente? Con la scusa dell'amica spesso ci si confessa...". Mi pentivo di aver detto quelle parola già nel momento in cui le avevo pronunciate, poiché ero sicuro che sarebbero state foriere di un' incazzatura oppure di chissà quali apocalittiche conseguenze. Invece lei mi stupì ancora una volta: " ti disturba più l'idea che me lo sia scopato o che tu non fossi lì, a guardarmi, mentre lo facevo?" disse queste parole con un sorriso ambiguo e disarmante allo stesso tempo, mentre infilava la mano nella patta dei miei pantaloni scoprendo, senza sorpresa, che ero in erezione. Approfittando che eravamo fermi in una delle ineluttabili code del traffico cittadino, quindi mi masturbò facendomi venire in men che non si dica.Arrivati alla settimana che precedeva il Natale la palestra diede un cocktail party per fare gli auguri ai soci. Ovviamente non potemmo mancare nonostante il mio tentativo di evitare la cosa come la peste. Come immaginavo durante la serata mia moglie chiacchierò ininterrottamente con una selva di persone ai miei occhi insopportabili e ...
    ... io finii col darmi alle pizzette e ai tramezzini nel tentativo di soffocare la noia, alla faccia della linea per il cui utopico raggiungimento pagavo fior di quattrini. Laura, l'amica di Titti cui prima accennavo, un po' impietosita o incuriosita mi venne in �soccorso� e, cercando probabilmente di farmi sentire parte del gruppo, iniziò a chiedere informazioni sul mio lavoro, su come mi trovavo in palestra, su eventuali progetti di vacanza per la pausa natalizia...insomma, le solite cose idiote che si chiedono tanto per fare conversazione, anche se lei, devo dire la verità, riusciva ad essere piuttosto simpatica e quindi, tutto sommato, rendeva piacevole la conversazione, anche perché l'audace décolleté del suo abitino scuro faceva intravvedere due tette davvero spaziali dalle quali facevo fatica a togliere gli occhi durante il nostro dialogo. Cosa che lei, maliziosamente, mi fece anche notare con una battuta. Mi presentò quindi un altro ospite della serata, che fino a quel momento come me se ne era stato un po' in disparte e sembrava come me un pesce fuor d'acqua. Si trattava di un giovane camerunese, di nome Samuel e con un cognome impronunciabile, poco più che ventenne, che, mi spiegò subito lei, giocava con la squadra di calcio cittadina, che all'epoca si trovava in lega pro, e che da poco frequentava la palestra per seguire un corso di riabilitazione a seguito di un brutto infortunio che l'aveva tenuto mesi lontano dai campi di calcio. Era George stesso che gli faceva la ...
«12...678...17»