Sara 2 - Racconti Erotici

Sara 2

... Voglio che mi lecchi la sorellina del piano sotto, nessuno è mai riuscito per la puzza che fa ma è bellissimo e tu riesci e lo sai fare anche bene.” e mi bacia languidamente e voluttuosamente, brandendo, palpando ed alzando il mio fratellino che non è indifferente alla sua carica erotica. Mi bacia sul collo con leccata a lingua piena che mi dà i brividi per un quarto d’ora, scende a lambire e baciare i capezzoli poi sempre con la lingua giù all’ombelico sempre con il cazzo nelle mani, poi ancora giù a leccare la cappella e il buchino con la sborrina e lo imbocca cercando di farlo scendere in gola poi su e giù in un favoloso pompino. Le mani nel suo prato rosso per godermela, con una abbasso la cerniera sulla schiena per metà poi “Andiamo comodi sul letto?” “Si, vai su ed aspettami, stendo le tre cose ed arrivo” Ma com’è che le donne riescono a mettere in fila un miliardo di cose ed io devo organizzare una cosa alla volta? Mi molla il piffero e scompare in bagno, io salgo lentamente le scale

Corridoio, camera, letto. Non ci mette molto, è vero, la sento salire,entra, cerniera, si sfila il vestito dalle braccia poi dai piedi ed è nuda, bellissima., come risaltano i colori sul latteo. Sale sul letto come una gatta e ricomincia da dove aveva lasciato ma non le do tempo, la prendo per le ascelle tirandola a me, il cazzo tra le cosce, la bacio massaggiandole la schiena a tutto palmi e polpastrelli, i fianchi, la spina dorsale,cambia il respiro, tenta un infracosce, non le do ...

... tempo, la rivolto supina, mi attacco ai capezzoli, grandi come un auricolare alti il doppio, passo le labbra e la lingua sulle piccole areole increspate, sulla pancia, ombelico, fianchi ed al minimo gorgoglio cambio posizione per raffreddarla. Sopra cosce, ginocchia, interno cosce, le mani sulla pancia, fianchi, tette senza arrivare al cespuglio rosso. Attento al minimo lamento ed a cambiare posizione e ciò per un lungo lasso di tempo (un’ora circa). Ha ormai le gambe aperte con una grande produzione di liquido che si spande sul lenzuolo. Salgo a baciarla e con un tonneau la rovescio di traverso sul letto spostandomi dalla chiazza. Ridiscendo ponendomi in ginocchio sullo scendiletto esplorando con le mani l’interno cosce fino all’inguine poi il boschetto ed a seguire la lingua. Una cascata di umori ma meno puzzolenti della sera dilavano taglio e buchino. Inizio a lambire la vulva e buchino facendo attenzione agli spasmi della pancia. Passo la lingua nel taglio seguita dalle dita, poi sul culo, le dita appena dentro la figa poi ad ispezionare attorno al buchino fino a che è completamente rilassato. Tengo fermo l’indice sul buchino e con la lingua ispeziono la patata. Ad un certo punto lei muove le anche e si sposta contro il dito infilando parte della prima falange nel culo. Lo ritraggo, continuo l’operazione di spandimento di liquidume sul buchino e rimetto il dito. Lei come prima sposta il suo corpo incontro al dito fino ad infilarlo oltre la metà. Lo ritraggo, prendo il più ...