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Mia cugina Elisa
Data: 03/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Sensazioni Lirica, Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu
... rispettarmi anche se non ci trovavamo simpatiche.Il giorno dopo a colazione mi chiese scusa. "Deborah perdonami, ho proprio esagerato. Sai bene cosa può avermi un po'disorientata. Allora mi scusi? Davvero non intendevo ferirti. Sono orgogliosa di avere una cuginetta così graziosa e dolce. Dovrei anch'io mettere la testa a posto e col tuo aiuto magari ce la farò". Cercai di aprire bocca per accordarle il mio perdono ma lei me la tappò con una mano che sapeva di fumo e poi impresse le sue labbra sulle mie, in un bacio a stampo che mi fece arrossire provocandomi una vampata. Quel bacio mi lasciò una sorta di strana eccitazione per il resto della giornata. Stavolta mi sentivo molto turbata mentre scorgevo con la coda dell'occhio uomini che guardavano me e non lei. Avrei voluto sfiiorarmi e l'avrei fatto quella sera non ci fosse stata Elisa. Invece finimmo con l'addormentarci dopo essere state ad una sagra. Stavolta lei indossò almeno un misero perizoma. Io ebbi una notte agitata: mi rigirai ininterrottamente gemendo nel letto per il caldo e per sogni affannati.Il giorno seguente feci la doccia, mi cambiai lasciando l'intimo sul letto prima di far colazione e andare a correre prima che arrivasse la spietata vampa solare a bruciare la terra riarsa. Quando tornai in stanza per rassettarla un poco, Elisa stava dormendo ancora, o meglio fingendo di dormire. Potevo udire il suo respiro regolare, sin troppo regolare per non essere affettato. E non poteva essere stata che lei ad aver ...
... spostato reggiseno e mutandine nere sulla sedia antistante il mio letto. Queste provocazioni a sfondo erotico stavano diventando un filo conduttore del soggiorno: pensai avessero lo scopo neanche troppo celato di umiliarmi. Feci finta di nulla ben sapendo avrebbe negato rivoltando la frittata ma questo nuovo episodio m'impressionò ulteriormente scatenando reazioni d'intense tonalità: sapevo di essere più bella e desiderata. Ero stufa di essere remissiva. I miei pensieri per tutta la giornata furono associati all'erotismo: avrei tanto voluto essere sola, avrei pagato oro per starmene per mio conto un'ora o due per appagarmi, o anche solo fantasticare a briglia sciolte inventando avventure. Stesa a leggere un libro tra le piante del giardino mi chiedevo cosa pensassero di me quelle nobili creature apportatrici di ombra. Se avessero mai accolto un tesoro più bello tra i loro placidi rami.Ma quella sera, tornata da una cena, seppi che Elisa si trovava ancora fuori, cosa che aveva contrariato i nostri anni. L'avrei rivista solo il mattino successivo. Aveva facilmente ingannato chiunque presentandosi a casa quando la nonna apriva il portone di casa, sgusciando all'interno senza essere scorta. Come una ladra, pensai. Aveva brutte occhiaie e pareva davvero sfatta, gli occhi arrossati come quelli di vampiri...mi venne da sorridere maligna. Si sedette vicina a me e mi baciò sul collo come avevo visto fare agli uomini nei film al risveglio delle loro mogli o compagne. Ne ebbi un brivido ...