Mia cugina Elisa
Data: 03/01/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Sensazioni
Lirica,
Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu
... involontario e mi scossi inalando il forte odore di profumo, sudore e tabacco emanava. "Ho fatto sesso con due ragazzi insieme ieri notte" disse orgogliosa e mi mostrò due succhiotti sulla gol a mo'di trofeo. Poi si denudò: per la prima volta la osservai bene. Aveva davvero un seno sodo, la pancia, arrotondata ma senza un filo di grasso, il bacino decisamente largo, maestoso. Vidi che era coperta da graffi, specie sul petto e mostrava pure qualche livido. Il pube ricoperto da peli non troppo fitti ma più estesi dei miei. "Ma tu...disinfettati che è meglio"- la pregai preoccupata "tranquilla piccola, ho solo goduto, quando proverai anche tu capirai la foga di quei momenti" mi rispose sfacciatamente ironica facendomi l'occhiolino. Anzi Antonio e Marco mi hanno detto che vorrebbero fare qualcosa anche a te. Ho risposto loro che ti avrei convinta anche se non devono aspettarsi molta esperienza" aggiunse sprezzante "Cosa, cosa avresti fatto?" le urlai contro sconvolta schiumante di rabbia per l'intollerabile affronto-" Avanti cosa hai fatto?" Le ripetei adirata dopo che si era accesa l'ennesima sigaretta e l'odore di tabacco aveva riempito la piccola stanza facendomi tossire. "E apri la finestra, sgualdrina rompiballe! Da quando ci sei tu..." non vedendoci più dallo sdegno, mi avvicinai a lei assestandole una sberla. Sciàf...risuonò sorda sulla pelle abbronzata di mia cugina. Non attesi una sua replica, uscii in fretta e furia dicendo alla nonna sarei rimasta al mare fino a ...
... sera.E così feci. Indugiai il più possibile fuori di casa perché non mi trovavo dell'umore giusto per restare ancora in stanza con lei ad affrontarla. Respirai l'aria salmastra e mi divertii più del solito nelle acrobazie subacquee, mentre il sole mi disegnava sul volti i suoi dardi incandescenti. Quella troietta stava rovinando il soggiorno, ma non volevo dargliela vinta. Ero certa si sarebbe vendicata offendendomi in qualche modo, ma mi feci forza e, la sera, entrai in stanza. Erano appena le dieci eppure lei si trovava già sul letto, completamente denudata, come suo solito, pensai. Era nella posa del famoso quadro di Manet. Stavolta aveva accostato una sedia di legno con sopra uno specchio al suo letto e s'era adagiata supina in quella posa molto lussuriosa tanto che lo specchio doveva per forza rifletterla quasi interamente. La lampada fioca sul comodino era accesa e rivolta verso di lei, a illuminare le curve ascondendone anfratti in un gioco conturbante. Le ombre inventavano danze invitanti e il suo viso, tra luci morenti e tenebre incalzanti, mi sembrò incantevolmente misterioso. "cosa fai? E se i nonni ti vedessero così svestita" le domandai , poi, imponendomi d'essere delicata, "senti Elisa scusami davvero, io....io mi sono solo sentita prevaricata"-"prevaricata? Ma parla italiano come tutti. Comunque mi stavo toccando, se ti scandalizza puoi pure uscire perché continuerò, devo venire ormai, stavo finendo quando ti ho sentita rincasare" mi rispose con tono aspro e ...