Con la bella stagione quella del camper fu la genialata di mio marito:cornuto e contento
Data: 30/07/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: SexCulture, Fonte: Annunci69
... labbra spalancate della mia fica e del bottoncino annidato tra di loro, e cominciò a leccarle ed a lambirlo, cosa che mi fece, in pochi minuti, esplodere in un orgasmo liberatorio.
Quando tornai in me, lo trovai allungato sul fianco accanto a me, appoggiato ad un gomito, che mi guardava con tenerezza.
Lo spinsi con la mano, facendolo cadere sulla schiena, gli andai sopra, mi appoggiai la sua cappella congestionata sulla fichetta e, con un’unica spinta, la feci affondare dentro di me fino alla radice.
Mi sembrava di avere dentro una spranga di ferro incandescente! Impiegai pochissimi istanti per raggiungere un nuovo, sconvolgente orgasmo, ma che venne subito seguito da molti altri nei minuti -e poi nelle ore, nei giorni, nei mesi e negli anni- successivi.
Cosa può desiderare in più una donna, quando ha un compagno sempre voglioso e fantasioso con quale assistere insieme al trascorrere degli anni?
Dopo altre due ore di cammino, decidemmo di fermarci in un’area di parcheggio per prepararci il pranzo. Angelo cominciò a leggere il quotidiano (è un appassionato lettore e tutti i giorni riesce a trovare almeno mezz’ora, per essere aggiornato sui fatti del mondo e della nostra città) mentre io utilizzavo il cucinino per preparare una bella pastasciutta ed un secondo a base di fesa di tacchino.
Quasi un’ora più tardi, tempo che Angelo aveva anche utilizzato per fare alcuni controlli al veicolo, eravamo seduti a tavola. Mangiammo con allegria, eccitati dall’inizio di ...
... questa vacanza così diversa dalle solite e dalle prospettive che questa ci offriva.
Finito di pranzare, preparai il caffè ed in pochi minuti l’abitacolo fu invaso dal fragrante aroma della bevanda.
Mentre mi preparavo a rigovernare, Angelo scese per sgranchirsi le gambe e raggiungere un rado boschetto compreso nell’area di sosta, aggirando i TIR parcheggiati intorno a noi.
Per non rischiare di sporcarmi l’abitino, nel lavare i piatti, decisi di cambiarmi e di indossare una canotta gialla da spiaggia del mio uomo che, data la mia taglia minuta (sono proprio piccolina: poco meno di un metro e sessanta per cinquantadue chili, mentre lui è poco più di uno e ottantacinque per circa novantacinque chili!), mi faceva da miniabito.
Forse l’errore era stato cambiarmi senza abbassare le tendine e quindi quei due camionisti mi avevano vista nuda, mentre mi cambiavo. Ma era stato poi un vero errore?
Ma andiamo con ordine: come Angelo aveva gustato il suo caffè ed era –subito- partito per la sua passeggiatina, e mentre io mi ero appena cambiata, due camionisti bussarono educatamente alla porta del camper; come aprii la porta, mi fecero un sorriso ed il primo mi disse:
«Cara signora, abbiamo sentito il profumo del caffè che ha fatto prima e qui…» fece un gesto ampio col braccio per indicare il parcheggio spoglio «… come vede non abbiamo la possibilità di bercene una buona tazzina. Sarebbe così gentile da prepararcene uno, per cortesia?»
Gli sorrisi amichevolmente, gli ...