1. La ragazza del mio amico


    Data: 21/01/2018, Categorie: Tradimenti Autore: setiprendo222

    ... fissandomi con quegli occhi color nocciola e una strana luce negli occhi. Continuammo a ballare per un paio di altri pezzi, e fui felice che l'inconveniente non sembrava aver portato nessun imbarazzo, mi illusi quasi che non se ne fosse accorta. La band decise quindi di fare una pausa nel ritmo con un pezzo più lento, quasi una ballata, molto conosciuto (a chi li ascoltava...)
    
    Le luci si attenuarono su una tonalità bluastra, e il pubblico cominciò a ballare più lentamente. Sara si girò verso il palco, dandomi una perfetta visione della sua schiena asciutta e liscia, su cui veniva voglia di passare le mani fino ad arrivare a quel culo sodo, fasciato dalla gonna corta e issato dai tacchi. Le coppie intorno a noi si fecero più intime, e lei, lentamente, aderì a me completamente.
    
    Avevo il viso immerso in quei capelli vaporosi, la sua schiena sul mio petto e quel magnifico culo che ondeggiava adeso al bozzo dei miei pantaloni. Sara si voltò leggermente inchiodandomi gli occhi addosso e strusciando il solco delle sue chiappe lungo il mio sesso, in una maniera così sfacciata che in un colpo tutte le mie remore, i pensieri che fosse la ragazza di Michele , e ogni possibile spiegazione di involontarietà da parte sua sparirono.
    
    In quel momento Sara era una stronzetta vogliosa, che stava saggiando il mio pene con quel suo culo sodo e uno sguardo che non lasciava spazio a fraintendimenti. Le misi istintivamente le mani sui fianchi e la strinsi ancora di più a me, godendomi la ...
    ... sensazione di quelle chiappe che scorrevano su e giù, massaggiandomi. Il maglioncino poneva ancora uno spessore di troppo, per lei, e lo fece svicolare più in alto.
    
    "E' tutta la sera che è così..." le sussurrai nell'orecchio attraverso la massa di capelli. "Lo so..." sospirò di rimando, voltandosi ancora un poco con la sua bocca carnosa a un passo dalla mia. La baciai, e lei rispose con una passionalità scatenata, alzando una mano per tenermi la nuca e infilandomi centimetri su centimetri di lingua in bocca, pareva non finire mai. Rimanemmo avvinghiati così per un istante, mentre la premevo a me, per staccarci con un lieve risucchio e fissandoci intensamente. La mia mano scivolò sul suo pancino magro, fermandosi appena all'inizio della gonna, ma con un deciso colpo di bacino lungo tutta la mia asta, Sara mi spinse a scendere ancora, sentendola calda, caldissima, sotto la stoffa. "E' tutta la sera che è così..." sorrise lei, mandandomi in estasi.
    
    La baciai di nuovo senza levare la mano, cominciando a muoverla delicatamente sul suo sesso, facendola sospirare e spingendola a baciarmi di nuovo fino alla fine del pezzo, quando scattarono gli applausi e si girò verso di me.
    
    Mi piantò uno sguardo da ninfomane matricolata negli occhi, e mi baciò ancora appassionatamente.
    
    "Portami via!" sussurrò. Non avevo intenzioni diverse! Le misi una mano sul culo, felicemente nascosta dal maglioncino stropicciato, e la condussi alla macchina, dove la schiacciai contro la portiera per ...
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