I tormenti di nonna Marta (parte ottava)
Data: 22/01/2018,
Categorie:
Incesti
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... orgasmi intensi come questo. Dopo essermi ripresa, scesi le scale e chiamai Cristina mentre il giochino ancora vibrava nelle mie mani. “Oh Cristina amore mio, ora puoi fermare le vibrazioni.”, e gli raccontai del godimento folgorante che avevo avuto, divertendola molto. “A proposito nonna, mio fratello mi ha raccontato quello che avete fatto al cimitero. È una cosa molto brutta.” Aggiunse falsamente. “Ora la mamma lo sta sculacciando per punizione, li senti?” Da quello che sentivo mi parevano più lamenti di godimento che di dolore. Riattaccammo desiderandoci a vicenda e dandoci appuntamento al più presto. Dopo un lungo sospiro di desiderio iniziai i preparativi per il viaggio. Per prima cosa andai nel ripostiglio in cerca di una valigia o una borsone per il viaggio. Nell’ultimo scaffale in alto ne vidi una che era della misura giusta per quei pochi giorni che sarei dovuta stare fuori casa. Mentre la prendevo cadde anche una scatola di metallo che era appartenuta a mio marito e della quale me ne ero completamente dimenticata. Cercai di aprirla ma era chiusa con un lucchettino, mannaggia. Se fino allora avevo trascurato di approfondire i suoi affari, ora volevo sapere a tutti i costi cosa conteneva quella scatola. Dopo aver preparato la borsa per il viaggio del giorno dopo, mentre mangiavo qualcosa seduta in cucina, pensavo a come aprire la scatola appartenuta a mio marito. Ero impaziente di sapere cosa contenesse. Provai con un paio di forbici ma niente, alla fine presi un ...
... grosso cacciavite e, facendo leva tra il lucchettino e la scatola, riuscii a romperlo e la scatola si aprì. Subito vidi dei pacchetti che sembrava contenessero delle fotografie del genere “Polaroid” a sviluppo istantaneo. Aprii il primo pacchetto, i colori erano sbiaditi, ma subito riconobbi Virginia adolescente, la mia prima figlia, in pose lascive, in abbigliamento intimo o, più spesso, nuda, distesa sul nostro letto matrimoniale. Un altro pacchetto conteneva le foto di Agnese, anche lei nuda, in posizioni altrettanto lascive dove mostrava, senza vergogna, la sua micettina da ragazzina ancora acerba. In un altro pacchetto c’erano foto che immortalavano Agnese e altre due ragazzine che non conoscevo, mentre si baciavano e si accarezzavano le parti intime mentre, ridendo, si offrivano all’obiettivo della macchina fotografica. In un altro pacchetto c’erano cinque foto di quel porco di mio marito disteso sul corpo di Agnese con lei che le chiudeva le gambe attorno alle reni e le braccia al collo nel chiaro atto di essere penetrata dal padre. Le foto erano probabilmente scattate da una delle ragazze viste prima, in quanto Virginia mi aveva giurato che quando aveva giaciuto con il padre erano sempre e solo loro due. Le sfogliai tutte, c’erano diverse dozzine, forse un centinaio di queste fotografie oscene, foto che forse quel maiale, amava sfogliare nel tempo libero, magari masturbandosi. Anche se ormai sapevo della sua perversità, nel vedere queste foto oscene mi vennero dei conati ...