Emigranti 1
Data: 01/02/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: geniodirazza
... lubrificanti che consentono ad un cazzo anche grosso di entrare nel canale vaginale e riempirlo fino all’utero; ma il culo in genere è asciutto e non secerne abbastanza liquidi per fare entrare un cazzo, specialmente se di dimensioni notevoli.
Allora per inculare qualcuno, bisogna lubrificare bene l’ano e abituarlo alla penetrazione.
Naturalmente, Peppino è da tempo abituato a essere inculato da me e il mio cazzo ormai gli entra facile.
Ma una donna, specialmente se non l’ha mai fatto, deve essere ben preparata all’inculata.”
Istintivamente presi ad accarezzarmi le natiche e, una mano per una, le separai fino a portare alla luce il buchetto dell’ano; ci passai sopra il polpastrello del medio e sentii che vibrava e si contraeva di piacere; misi in bocca il dito e lo infilai nell’ano; entrò facilmente fino alla prima nocca e, dopo una leggera spinta, fino in fondo; dal ventre mi partì ancora una contrazione violenta che divenne leggero orgasmo e quasi sentii la mazza di Nicola che premeva sull’ano e mi violentava lo sfintere allargando i tessuti dell’intestino e occupandomi tutto il ventre. Ma era solo la mia fantasia.
“Chi ti vorresti scopare quest’inverno?”Fu Checco a fare la domanda – chiave.
“Non ho dubbi! Voglio chiavarmi Cristina!” La rivelazione mi colpì come una frustata anche se, in qualche modo, era da prevedere.
“Perché proprio lei?”
“Innanzitutto, perché è da sempre che mi piace, che me la sogno e che mi sparo le più belle seghe su lei, sulle ...
... sue tettine delicate, sul suo culo scultoreo e sulla sua bocca da pompini; secondo, perché ha quasi la mia stessa età, la conosco da sempre e sono convinto che meriti di essere chiavata alla grande; terzo, perché Antonio è un caprone bestiale incapace di fare altro che infilarlo in figa montare per qualche secondo, sborrare e addormentarsi.”
“E tu che ne sai?”
“Credimi, ci vuole poco a capire: un bestione come lui non può comportarsi altrimenti.”
“Ma tu sei innamorato di Cristina?”
“No, non parliamo d’amore; le voglio bene come a una cara amica e mi dispiace vederla trattata male. Insomma, anche di un bell’oggetto, di una pietanza pregiata, di qualcosa di prezioso, ti fa male vederla sciupata. E per Cristina è proprio così. Mi piacerebbe tanto essere io a farla avvicinare al sesso come cosa bella e desiderabile.”
Ero fuori di me; Nicola diceva esattamente le cose che avrei voluto sentirmi dire e si proponeva per farmi provare esattamente le emozioni che io avrei voluto provare, in sbocca, sulle tette, in figa, nel culo.
Mi appariva chiaro adesso il discorso di Donatella sulle “vedove bianche in caccia”: passata la fase del matrimonio con le violente scopate bestiali degli arrapatissimi emigranti disponibili solo per un mese, per le mogli in paese cominciava ad aprirsi la fase di soddisfare il bisogno di sesso e di piacere con quello che restava disponibile in paese, vale a dire i ragazzi più o meno cresciuti che rendevano un personaggio come Nicola il primo ...