1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... tra i venti ed i venticinque anni, impiegate per una stagione o poco più. Gli unici colleghi maschi erano invece italiani, si chiamavano Leo e Daniele; a vederli non si sarebbe detto affatto, che fossero interessati alle donne, avevano un atteggiamento effemminato.
    Il signor Mariano chiese ad Elle di prendersi in carico la giovane Hélène e di aiutarla durante il suo apprendistato, a partire dal mercoledì immediatamente successivo; la divisa da cameriera sarebbe stata pronta e Hélène avrebbe dovuto presentarsi lì dieci minuti prima per cambiarsi ed indossarla. Come ultimo atto prima di lasciarla andare, a Hélène vennero presentati coloro che se ne stavano tutto il tempo chiusi nella cucina: erano tre uomini romeni, e si chiamavano Ivan, Adrian e Gheorghe. Costoro al contrario dei due camerieri italiani, avevano fattezze piuttosto ineleganti e virili, e senza nemmeno tanta grazia scrutarono Hélène da cima a fondo, come si fa con le bestie al mercato, lasciando subito intendere a quali dettagli fossero interessati.
    Mentre quella veniva introdotta, Chiara se ne stava in piedi da sola vicino all’ingresso, e parlava al telefono con Marco. Gongolava di curiosità, nel descrivere i camerieri e i cuochi, ed il futuro ambiente di lavoro della sua coinquilina belga.
    Hélène ottenne un anticipo di cinquanta euro, ma le fu detto chiaramente che il resto lo avrebbe ricevuto solamente a fine mese, dopo aver dimostrato di saper lavorare bene come tutte le altre, con puntualità e ...
    ... cortesia.
    Così iniziò un periodo nuovo, in cui Hélène si recava direttamente dall’Università al suo luogo di lavoro, senza dover passare da casa. Il primo giorno trovò la sua divisa pronta per lei, e la dovette indossare sotto lo sguardo attento di Nadia. Per sua fortuna quel giorno Hélène aveva scelto un casto paio di calze intere di colore scuro, e così quel cambio d’abito non fu tanto imbarazzante come avrebbe potuto.
    Entrò nella sala e subito la giovane kellerina tedesca, iniziò ad istruirla; avrebbe servito un tavolo di vivaci e rumorosi studenti, quattro ragazzi già piuttosto brilli, che con ottima probabilità frequentavano gli stessi corsi di Hélène.
    Ordinarono una bottiglia di vino ed alcuni antipasti a base di carne, senza darle apparentemente troppo peso.
    A metà serata, dopo essere andata in bagno a fare la pipì, Hélène diede un’occhiata al suo telefono, e vi ritrovò del tutto inatteso, un messaggio di Marco. Era da diverso tempo che questi aveva smesso di scriverle.
    “Vedi di fare la brava e di trattare bene gli uomini, sennò vengo subito lì e ti sistemo per le feste …”
    Lo lesse e subito ripose il telefono nella sua borsetta. Ma contrariamente al suo primo naturale istinto, subito Hélène fu distolta da un senso strano di timore.
    Uno dei quattro studenti la riconobbe, e le disse sorridendo: “Ma tu non sei la ragazza belga che viene ai corsi?”; Hélène fece cenno di sì, si vedeva che era assai imbarazzata. Fu così che Elle la prese sotto un braccio, e parlandole ...
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