1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... nell’orecchio le disse: “Anch’io vado qui all’Università … qui tutte le ragazze frequentano gli stessi corsi … ma non devi dare mai troppa confidenza alle persone, non puoi farlo …”.
    Alla fine della serata Hélène era sfinita. Mise il suo cappotto nero direttamente sopra alla divisa del lavoro, portando via con sé una borsa bianca con i vestiti del pomeriggio. Trovò sul suo telefono un nuovo messaggio di Marco, che scherzando diceva: “Hai fatto la brava … per oggi niente sorprese ma stai attenta a come ti comporti …”.
    Elle le stava sempre accanto, dandole continui consigli e utili raccomandazioni; vi era invece uno dei tre cuochi, quello di nome Adrian, che non si limitava affatto a servirle i piatti o a prendere degli ordini da lei. Era dalla prima sera che egli la fissava: aveva i capelli scuri piuttosto corti ed un fisico snello di buona statura, con spalle non troppo robuste.
    La guardava in continuazione, mentre Hélène entrava ed usciva dalla cucina, con i fianchi stretti nella sua solita gonna nera.
    Per fortuna l’uomo non aveva alcuna possibilità di disturbarla, dal momento che Hélène staccava all’una di notte, quando quegli era ancora impegnato a ripulire i piatti e la cucina. Quel cuoco non le piaceva davvero per nulla, era volgare e pesante, e la scrutava sempre allo stesso modo, con aria desiderosa e sanguigna. Gli altri due cuochi dovevano essersi resi conto della cosa, e di tanto in quanto le sorridevano in maniera eloquente e altrettanto irrispettosa.
    La ...
    ... situazione sarebbe precipitata la sera del ventinove di gennaio, quando Hélène era in bagno a cambiarsi dopo avere finito il lavoro. Adrian spinse forte la porta con tutta la serratura chiusa, e quella si aprì, rivelando Hélène al suo interno, nell’intento di indossare un paio di jeans; aveva le mutandine color panna, strette e rotonde attorno al monte di Venere. La ragazza belga fu rapida nel richiudere la porta serrandosela dinanzi con rabbia e decisione: ma non poteva neppure immaginare, che da quel momento in avanti sarebbe iniziato il suo tormento.
    In quei giorni Chiara e Hélène avevano cominciato a prepararsi, per un primo esame di scritto nella complicata materia di Diritto Civile. Hélène tremava al pensiero di dover affrontare quella prova di lì entro poche settimane, ma per sua fortuna Chiara era ben disposta ad aiutarla in quel periodo; e spesso lo faceva studiando insieme con lei durante le sere del lunedì e del martedì, quando Hélène non doveva andarsene al lavoro.
    Per puro caso una sera di quella settimana, mentre la ragazzotta belga si trovava al lavoro dentro al locale, ella vide entrare dalla grande porta a vetri sulla strada le inequivocabili sagome di Marco e di Lele.
    Quelli si sedettero al tavolo senza nemmeno salutarla, ma la fissavano in continuazione, e sembravano quasi divertirsi alle sue spalle, provocandola in modo spudorato ed irrispettoso. Ed il messaggio che giunse sul telefono di Hélène, era assolutamente disgustoso: “Mi piaci vestita da cameriera … ...
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