1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... le disse: “E tu tesoro cosa dici? …intanto togliti quelle manette dalla gonna, che sei ridicola…”.
    Hélène se le sfilò via dalla vita, e le poggiò sulla scrivania di legno del signor Mariano; poi guardando di lato, verso il cuoco romeno, disse: “Quei ragazzi mi hanno provocata, ed io ho reagito, dopodiché ho riferito tutto quanto al mio fidanzato”. Adrian le strinse la mano, rimanendo a debita distanza, sempre in piedi dinanzi alla scrivania.
    Più che una paternale, sembrava una cerimonia di matrimonio; il signor Mariano si alzò in piedi, ed avvicinandosi a loro disse: “Io non posso impedirvi di essere fidanzati l’uno dell’altra, anche se come proprietario di questo locale io preferirei che ciò non fosse …”, ed infine concluse: “…ma sappiate che stasera avete davvero oltrepassato ogni limite; ed al prossimo sgarro, verrete entrambi licenziati subito all’istante, e liquidati senza alcuna cortesia!”.
    Allora se ne uscirono di lì, mano nella mano, come due teneri innamorati; quando poi furono nuovamente soli nel corridoio, Adrian prese Hélène per un braccio, e la trascinò a sé per baciarla. Quella si lasciò trasportare, ed in un solo istante la lingua del cuoco romeno fu dentro alla sua bocca, per alcuni attimi interminabili. Le affondò la mano nel sedere, senza alcuna difesa e senza alcuna protezione. Le ordinò infine di attenderlo, l’avrebbe accompagnata a casa con l’autobus notturno non appena la cucina fosse stata ripulita e riordinata.
    Hélène obbedì sapendo di andare ...
    ... incontro a nuovi ed ulteriori problemi. Si sedette in attesa nel corridoio buio, lontano dallo sguardo della signora Nadia, che continuava a sistemare le fatture e le ricevute di alcuni fornitori con la sua consueta e maniacale attenzione.
    Era seduta in silenzio, e sentiva le gambe tremarle, ed il ventre rigonfio schiudersi in modo assurdo. Era tutta stretta dentro un paio di calze contenitive color carne; ed in quel momento ella sapeva bene, che cosa l’attendeva solamente di lì a pochi istanti, in quella stranissima serata di Carnevale.
    
    Trentatreesimo episodio
    
    “Perché non ti sei cambiata?” fu la prima cosa che le disse Adrian, mentre si sfilava lentamente i suoi guanti di plastica trasparenti. Li gettò via nel secchio della cucina, mentre Hélène intanto non rispose, restandosene immobile sull’uscio del corridoio. Era l’una e mezza di notte, il locale era oramai buio e silenzioso; ad attenderli era rimasto il solo Gheorghe, ed il signor Mariano che chiudeva sempre le serrande a metà lungo la strada, e dormicchiava nel suo studio guardando un noioso programma di politica nel suo piccolo televisore.
    “Non avevi qualcosa di più elegante per me ?!?”, insistette il cuoco, trascinandosi via Hélène per una mano, attraverso i tavoli con le sedie rovesciate ed i pesanti fusti della birra accatastati vicino all’ingresso. La cameriera era agitata e terribilmente ansiosa quella sera, sapeva che Adrian avrebbe voluto concludere, in ogni caso non l’avrebbe lasciata andare via con un ...
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