1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... abbiamo ancora programmi … anche se abbiamo una villetta dalle parti di Namur e qualche volta ci andiamo”.
    Maxime non soddisfatto riprese: “Ma tua sorella viene sempre con te, partite sempre tutte assieme?”. Nulla di fatto, Hélène non cadde nel tranello nemmeno stavolta, ed il tentativo di comprendere se per qualsiasi caso la cameriera rimanesse da sola durante le feste, non portò alcun risultato.
    Edina ovviamente cambiava sempre discorso, e ci volle qualche minuto affinché suo fratello potesse riprendere l’attenzione delle due ragazze; introdusse allora l’argomento del corso di canto, e fingendo un improbabile interesse verso le voci bianche, disse sorridendo: “Quando vi esibite in pubblico con il vostro coro? Sarebbe bello potervi ascoltare…”; ed anche questa volta Hélène, che forse intuì quale fosse la finalità del fratello di Edina, rispose in modo da deluderlo: “Il saggio dovrebbe essere a maggio anche quest’anno … alle prove non facciamo venire mai nessuno”.
    Allorché Maxime con un cambio repentino del proprio atteggiamento, prese nuovamente a blandirla in modo esagerato, complimentandosi con lei per il suo maglione. Hélène corrispose istantaneamente mutando in maniera altrettanto immediata le proprie reazioni; fino al punto di mettergli addirittura una mano sulla spalla, mentre parlava della sua toilette, che ella stessa sorridendo definì infinita.
    Maxime guardò allora la sorella, e ridendo disse: “Anche Edina non scherza affatto per nulla …”, dopodiché affrontò un ...
    ... tema leggermente più scabroso: “… e ne avete comprate diverse, di mutandine, quel giorno?”.
    Questa volta il viso di Hélène si fece scuro; era evidente come in quel momento il fratello della sua amica volesse umiliarla: certamente le aveva vedute per bene anche lui, quelle stupide mutandine, mentre il giorno della festa ella veniva sculacciata con tutta quanta la gonna sollevata.
    Edina provò a risolvere l’imbarazzo, fingendo di ridere: “Non sono cose di cui ti devi interessare”, e chiuse così il discorso; ma Maxime adesso guardava Hélène in modo vagamente sadico, mentre a quest’ultima veniva servito un dolce al cioccolato con il caffè; prese a mangiarlo lentamente, senza smettere di ascoltare i futili discorsi di Edina, che provava sempre ad evitare ulteriori situazioni di difficoltà.
    Ma quello stupido tranello ordito ai suoi danni, così inutile e perverso, non sarebbe potuto durare più di tanto; chiunque avrebbe capito che Maxime coltivava un doppio fine.
    Con sano tempismo, nel mese di novembre finalmente gli si presentò l’occasione giusta per incontrare Floreanne: Edina fu invitata un giorno a studiare a casa di Hélène, per lavorare con lei ad una piccola ricerca per la scuola.
    Maxime per la prima volta da quando vi era stato costretto, si dimostrò assolutamente felice di accompagnare e di andare a riprendere la sorella; e così rimise piede nell’appartamento in Rue Courtois.
    Ma l’atmosfera era decisamente differente, rispetto al pomeriggio della festa: quella casa era ...
«12...111213...186»