1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... incredibilmente scura ed austera, e la cameriera marocchina sembrava da parte sua, piuttosto triste, trascurata e dimessa. Il fratello di Edina non si trattenne molto all’inizio, probabilmente si rese conto che la signora Dominique andava scrutando con attenzione il modo in cui lui e Floreanne si scambiavano gli sguardi, in una situazione di totale freddezza. Del signor Eric non vi era in giro nessuna traccia, era un architetto piuttosto affermato e lavorava spesso in altre città e perfino all’estero.
    Quando Maxime si ripresentò, dopo circa quattro ore, per riprendere e riaccompagnare a casa la sorella, aveva preparato un minuscolo bigliettino con il proprio numero di telefono, e riuscì furtivamente a passarlo nelle mani della cameriera mentre quella gli porgeva la sua giacca. Tuttavia, lo sguardo di Floreanne era sempre afflitto, e sembrava rivelare fino in fondo, tutta la sua impossibilità di fare qualsiasi cosa senza il consenso della propria padrona; non aveva nemmeno un telefono tutto per sé, e parlava il francese in modo precario e con un accento quasi incomprensibile.
    Era assalita da continui momenti di strana voluttà, non aveva mai avuto un uomo in vita sua, nonostante la propria carnalità tanto vistosa ed esuberante; e ne soffriva.
    Così fece in modo che l’irreparabile accadesse: dopo solamente un paio di settimane la scellerata cameriera, con più incoscienza che coraggio, inopinatamente osò chiamare Maxime con il telefono di casa, mentre era da sola; quegli si ...
    ... trovava a sua volta in casa, e Edina si rese immediatamente conto di quanto di strano stava accadendo. Il fratello, infatti, s’era chiuso in camera sua per parlare, e la sorella non trovò nulla di meglio da fare, che origliare la loro conversazione. Maxime parlava in modo lento, usando parole chiare e semplici; e ad un certo punto si sbottonò: “Domenica pomeriggio sei sicura? Tutti quanti vanno a vedere il teatro? Alle sei devono andare al teatro?”.
    
    Quarto episodio
    
    Edina non voleva dargli ad intendere di averlo ascoltato, e Maxime fu molto abile nel dissimulare la cosa, al punto che quella domenica fu addirittura venuto a prendere da un suo amico, per non destare davvero alcun tipo di sospetto in casa.
    Per quattro giorni di fila non si era masturbato, e questa per lui era una vera novità: come risultato adesso sentiva gli attributi gonfi come non mai, esplodergli dentro ai pantaloni, ricolmi di sangue e non solo. Anche Floreanne si era preparata per bene all’incontro: aveva messo da parte il suo vestitino da cameriera e lo aveva atteso in silenzio, con una strana sottoveste chiara indosso e le sue calze autoreggenti nere, senza alcuna mutandina sotto, né alcun reggiseno.
    Erano entrambi diciassettenni, impacciati ed inesperti, e sulle prime l’atteggiamento di Floreanne era stato freddo e innaturale; ma al solo frusciare della sua morbida sottoveste, la passione aveva travolto Maxime, con un’erezione potente difficile da nascondere, quando i suoi occhi avevano incrociato ...
«12...121314...186»