Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com
... la pelle scura di lei: aveva le cosce scoperte.
Avevano parlato pochissimo, prima che lui la baciasse, cingendole i fianchi e tastandole il didietro in modo insistito e prolungato; lì si era reso conto in maniera esplicita, che la cameriera non indossava null’altro al di sotto. S’era così appoggiato a lei sul davanti, facendola trasalire con la massa calda e dura che nascondeva dentro ai pantaloni.
Erano finiti dapprima nella veranda, dove lui aveva provato con veemenza a farla piegare sul tavolo, venendo però respinto da lei con un ultimo gesto di timidezza e di paura; era tuttavia riuscito a sollevarle un lembo della sottoveste, intravedendo finalmente il frutto rotondo e perfettamente umido nascosto in mezzo alle gambe di lei.
La cameriera aveva preso l’iniziativa in modo sorprendente, spostandosi con tutto il corpo bagnato di sudore, dentro il salone. Si era accomodata sul divano, lo stesso dove Hélène era stata punita, divaricando le gambe con la schiena appoggiata ad uno dei due braccioli; Maxime a quel punto si era aperto i pantaloni, estraendo un pene enorme, rosso di sangue e di umori, già pronto per l’amplesso.
Si era avvicinato, dapprima strusciandola in modo inelegante e frettoloso; poi però aveva finalmente trovato il punto più caldo e morbido, laddove le labbra fradicie di lei sembravano già vibrare di paura e d’emozione: aveva spinto un poco alla volta, ma capito bene il gioco l’aveva poi affondata senza grazia, facendole molto male e schiudendola del ...
... tutto, fino a toglierle senza alcuna remora la verginità.
Avevano fatto l’amore per diversi minuti, raggiungendo l’orgasmo in maniera spasmodica e veloce ben due volte, in un delirio di passione intenso e profondo, dopodiché si erano rassettati e rivestiti di gran fretta; Floreanne aveva lasciato alcune macchie di sangue nei pressi del divano, mentre del seme di Maxime, giallo e abbondante, restava ben più che uno spruzzo in giro, perfino sulla parete alle spalle.
La signora Dominique aveva scoperto quelle tracce al suo rientro, ma aveva deciso di occultare tutto fin da subito e di tenere quell’incommentabile fattaccio per sé: da donna a donna voleva mettere le cose a posto con la sua scellerata cameriera in maniera pacata ed esemplare.
Né Hélène, né la piccola Bianca e né tantomeno il signor Eric, avrebbero mai saputo nulla, di Floreanne e di quello che aveva combinato in giro per la casa quel pomeriggio.
Ma nella prima circostanza in cui la signora Dominique si trovò perfettamente da sola con lei, mise subito in chiaro con la cameriera alcune cose: dapprima, l’avrebbe licenziata non appena lei avesse compiuto i diciotto anni, il 26 di febbraio. Si fece poi dire da lei, chi fosse stato ad averla posseduta, e le impedì in modo categorico, di telefonare e di avere qualsiasi tipo di rapporto con tale persona. Ed infine, le diede il battipanni, come tante altre volte era successo in passato: le ordinò di piegarsi con la pancia lungo il tavolo della cucina, e sollevandole il ...