Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club
... stabile, quanto piuttosto di poterla sfruttare e sbatacchiare come una bambolotta, come meglio egli credeva. Non l’aveva chiamata neppure quel giorno, ed era altrettanto evidente come non provasse alcun trasporto né alcun interesse nei suoi confronti; Hélène iniziò a pensare tra sé e sé, di doverlo presto dimenticare.
Così si risvegliò la mattina del martedì ben intenzionata a dedicarsi allo studio e all’Università, ed a lasciarsi quella sua vicenda così torbida ed amaramente insignificante, ben presto alle sue spalle.
Trentasettesimo episodio
Il professor Ducré continuava imperterrito le sue lezioni, nonostante fossero rimasti pochissimi oramai, gli studenti del primo anno disposti a seguirlo. L’aula, che nei primi tempi era stata sempre affollata e rumorosa, era divenuta settimana dopo settimana sempre più quieta ed accogliente. Di contro, gli argomenti trattati divenivano di volta in volta sempre più ostici e complicati, al punto che quella settimana Hélène decise che avrebbe anch’essa, smesso di seguirlo.
Fu il primo timido segnale di resa, ed improvvisamente le giornate divennero un po’ più lunghe, con qualche ora in più per rilassarsi o per concentrarsi sullo studio.
La telefonata di sua madre e le concrete minacce che quella le aveva rivolto, rafforzarono in Hélène la convinzione di stare commettendo un grave errore; Adrian non solo non provava alcun sentimento verso di lei, ma la trattava unicamente come un oggetto di sesso, in maniera davvero irriverente ...
... oltre che esplicita.
La ragazzotta belga aveva deciso la mattina di quel martedì, che non si sarebbe mai più concessa al cuoco romeno; con non poca inquietudine, sapendo bene di non avere altra opportunità di lì a breve, per raggiungere il vero piacere così come l’aveva provato l’ultima volta. Ma era pur sempre una persona ragionevole, di buona educazione, e si rendeva conto di quanto quella strana relazione fosse sbagliata e portatrice di grandi disgrazie.
Si preparò quindi la mattina del mercoledì in modo da risultare il meno attraente possibile; con le calze contenitive e le mutande bianche, oltre ai capelli raccolti in una specie di coda di cavallo piuttosto insignificante.
Durante la lezione di Diritto Civile, seduta in fondo all’aula accanto a Chiara, le confidò senza molti giri di parole, di voler evitare ulteriori guai con quell’uomo che l’aveva iniziata; la biondina dal canto suo annuì senza scomporsi più di tanto: era probabilmente non scontenta, che Hélène intendesse agire in quel modo; era stato Marco a parlarle in modo davvero pessimo di Adrian, e la decisione di Hélène confermava che non si trattava di un errore.
Si salutarono nel piazzale antistante l’Università, alle cinque e mezza: Chiara attendeva l’autobus alla fermata completamente affollata di gente, mentre Hélène attraversava la strada di corsa per non fare tardi al lavoro.
Il locale quel pomeriggio era vuoto e silenzioso; vi erano non pochi rimasugli in giro, di quel che era stata la Grande Festa di ...