1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... inspiegabile, al punto che presto le sue due coinquiline iniziarono a preoccuparsi per lei.
    La più irriverente, era come al solito Paula; l’argentina la provocava in modo pettegolo e irrispettoso: che cosa mai le aveva combinato il suo cuoco maschio, domandava. Chiara aveva intuito perfettamente, come potessero esserci stati dei problemi. Hélène era stata quasi stuprata e violentata, anche se si trattava dello stesso uomo al quale ella s’era già concessa, apparentemente con piena volontà e consenso, per ben due volte nel corso della precedente settimana.
    Per sua fortuna, tutto quanto si rivolse ben presto in pura e semplice indifferenza: Adrian aveva preso completamente ad ignorarla; la trattava semplicemente come una cameriera, fissandola sempre sul davanti ma quasi mai negli occhi. Era finito tutto, improvvisamente, quella sera dentro al bagno del locale; all’impeto di quell’inculata così irruenta e penosa.
    Tutti si resero conto, che tra di loro non vi erano più alcuno sguardo né alcuna comunicazione. La signora Nadia fu la prima a non nascondere a Hélène la sua soddisfazione, e riprese quindi a trattarla in modo affabile, come al principio.
    In quei giorni, la ragazza belga iniziò a prepararsi assieme a Chiara, per l’esame di Diritto Canonico, previsto nel mese d’aprile; nel frattempo, le serate al locale erano divenute di gran lunga più faticose, ora che Elle aveva lasciato il lavoro per tornarsene a casa sua. Non era stata sostituita, con la solita giustificazione ...
    ... che gli affari non stessero andando troppo bene.
    Ma la sua assenza si notava parecchio, soprattutto quando vi erano delle grandi tavolate da servire, e molti dettagli importanti da tenere assieme. Quella settimana si concluse con la Festa della Donna, di domenica, durante la quale la signora Nadia offrì a tutte quante le cameriere del locale un simpatico brindisi.
    Hélène si stava lentamente abituando all’indifferenza di Adrian, divenuta giorno dopo giorno sempre più simile, ad una sorta di non troppo velato e subdolo disprezzo. L’aveva abusata e maltrattata, ma era a questo punto evidente, come quegli non la trovasse neanche un minimo attraente e neppure desiderabile; che l’avesse fatta sua unicamente per giocare con lei o per umiliarla, era l’atroce sospetto che la ragazza belga nutriva oramai da alcuni giorni.
    Ne parlò con Chiara in modo aperto, non nascondendole neppure una certa amarezza; e la coinquilina bionda replicò con grande rassegnazione, osservando come taluni uomini alla pari di colui che l’aveva iniziata, provino un piacere smisurato, nel trattare le donne come se fossero le loro povere schiave; facendole intimamente sentire come delle pure nullità. O come delle stupide bambole di gomma.
    Hélène ammise di essersi sentita proprio così, con il suo cuoco romeno. Ma ciò che ella non avrebbe assolutamente rivelato, per nessunissima ragione al mondo, era il fatto che era proprio quel tipo di sensazione, nell’angolo più recondito e oscuro del suo intimo, a provocarle ...
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