1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... morbida di un tamburo. La liberò unicamente quando udì dei passi nel corridoio; Rosaleen si affacciava nella cucina, e vide Hélène in piedi con il vassoio sempre stretto nelle mani, Adrian alle sue spalle che frettolosamente le rimetteva giù la gonna, e Gheorghe che da lontano le fissava il sedere. Spalancò la bocca, con grande stupore.
    Hélène filò via senza cambiarsi e senza attendere nemmeno un solo istante, quando giunse l’ora, in preda ad uno stato di grande vergogna e di terribile confusione, e con la certezza di avere combinato un nuovo, enorme pasticcio; l’indomani tutte quante le cameriere, e la signora Nadia, lo avrebbero saputo, e si sarebbero inesorabilmente prese gioco di lei e della sua incorreggibile scelleratezza.
    
    Trentanovesimo episodio
    
    Hélène si dilaniava tra lunghi momenti di sobrietà e rigore, ed episodi di inopinata e irrefrenabile superficialità. Quella mattina provava infinita vergogna, per il fattaccio combinato la sera precedente: essersi fatta toccare in quel modo da Adrian, praticamente in maniera pubblica ed esplicita, al punto tale che anche Rosaleen aveva potuto vederli, significava avere davvero oltrepassato ogni limite.
    Si vergognava di sé stessa e avrebbe voluto ricominciare tutto quanto daccapo: riabilitare la propria dignità e la propria reputazione, che erano state oramai senza alcun dubbio compromesse; ma poi le bastava unicamente incorrere in un pensiero inappropriato, per sprofondare nuovamente nel baratro della sua ossessione ...
    ... più perversa.
    Si domandava se anche per le altre ragazze fosse lo stesso: se tutte quante provassero i suoi medesimi bollori di stomaco e gli stessi suoi inconfessabili desideri; nessun’altra poteva certamente dirsi talmente scellerata e priva di dignità, da essersi resa ridicola così come aveva fatto lei.
    Era ovvio che Hélène avrebbe dovuto far di tutto, pur di mantenere una propria precisa forma di disciplina e di prudenza. Stabilì pertanto, in un istante di grande freddezza e determinazione, alcuni principi cui si sarebbe rigorosamente attenuta, nei giorni a seguire: non avrebbe mai più indossato le sue calze autoreggenti, nonostante fossero davvero molto utili e pratiche; avrebbe anche messo da parte tutte le mutandine più succinte e vistose, dal momento che non servivano a nulla.
    Decise tuttavia di continuare ad indossare il suo balconcino, in considerazione del fatto che sembrava piacere agli uomini. E di certo in fondo, nella sua vita Hélène tutto avrebbe voluto divenire, fuorché una monaca di clausura.
    Adrian era piuttosto serio ed accigliato quella sera; la cosa ovviamente non dispiacque per nulla a Hélène. Appariva a prima vista persino irrequieto, non certo la medesima persona irruenta di sempre; vi fu moltissimo lavoro da sbrigare, e ancora una volta l’assenza di Elle si fece notare in modo evidente, specialmente sul finire della serata, quando c’era da preparare il conto per diversi tavoli.
    La cameriera sassone era stata infatti, per molto tempo l’unica cui ...
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