1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... pensarci, ed in ogni minuto che passava sentiva di nuovo montare la sua angoscia; quel piccolo ufficio, quella scrivania, la paletta di legno; tutto era così nitido e minaccioso, al punto che mentre si apprestava ad andare al lavoro il sabato sera, Hélène prese a rimuginare e a temere, per ciò che le sarebbe accaduto la mattina dopo.
    Il signor Mariano non c’era, e per tutto quanto il tempo la ragazzotta belga fu visibilmente scossa ed agitata: la mancanza di sue disposizioni per la mattina dell’indomani la abbandonava in un profondo stato di incertezza. Avrebbe dovuto presentarsi puntuale alle dieci, così come lui le aveva precedentemente ordinato, o sarebbe stata dispensata da quella nuova lezione? Andava avanti e indietro tra i tavoli e la cucina, e ricordava con tristezza l’epilogo di tutta quanta la sua storia con Adrian, e poi il furto combinato solamente una settimana addietro.
    Fu una serata di duro lavoro, con due lunghe tavolate nella sala centrale, e clienti molto rumorosi e volgari; del signor Mariano non vi era in giro alcuna traccia, come del resto accadeva sempre regolarmente ad ogni sabato. Hélène si mise così a letto in preda ad un’assurda confusione, su quanto avrebbe dovuto fare la mattina dell’indomani.
    Puntò tuttavia la sua sveglia alle otto, non sapendo ancora bene come comportarsi; ma poi, subito dopo il risveglio, comprese fino in fondo quanto sarebbe stata sbagliata, la scelta di non presentarsi.
    Il signor Mariano avrebbe potuto licenziarla, mentre ...
    ... invece nel possibile caso contrario, qualora ella si fosse presentata contro la sua stessa volontà, avrebbe sempre potuto dispensarla e rispedirla a casa senza alcun disturbo.
    Indossò ancora una volta la gonna del lavoro, immaginando bene, che un paio di pantaloni sarebbero stati estremamente inutili oltre che scomodi; la scelta delle calze autoreggenti, quelle più corte e leggere, fu quasi un bene necessario, mentre le ridicole e grosse mutande bianche avrebbero probabilmente limitato di molto i suoi danni, qualora il suo datore di lavoro le avesse lasciate al loro posto.
    
    E invece le mutande bianche le furono da subito abbassate, fino all’altezza delle ginocchia, prima ancora che Hélène potesse arrivare a controbattere. La ragazzotta si ritrovò già dopo pochi istanti completamente soggiogata, con la gonna nera rovesciata lungo la schiena, le sue calze autoreggenti strette sulle cosce, ed il culone interamente di fuori, esposto dinanzi allo sguardo torvo e severo del signor Mariano.
    Solamente a quel punto quegli prese a parlarle, camminando avanti e indietro alle sue spalle, ed osservando i due poveri glutei, ancora neri e gonfi a causa del trattamento subito la volta precedente. Arrivò presto alle più ovvie conclusioni: “… l’altra domenica hai avuto un semplice antipasto, quest’oggi faremo sul serio, e mi spiace che te ne siano bastate così poche per ridurti tanto male, ma le cameriere stupide come te, non imparano se non in questa maniera …”.
    Furono le premesse di un ...
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