1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... castigo durissimo, senza attenuanti; la paletta di legno fu rovesciata sul didietro di Hélène una ventina di volte, senza interruzioni e senza alcuna pietà; le urla sommesse e soffocate della ragazzotta belga, non parevano suscitare nel suo datore di lavoro, davvero alcuna compassione o alcun cedimento.
    La ridusse assai peggio della volta precedente, gonfia come un sacco di patate e rossa come un peperone. Le ordinò di lasciare lì le sue mutande, e di incamminarsi verso casa con la sola gonna indosso e con le calze autoreggenti sopra le ginocchia, punita e umiliata in modo tale da doversi veramente vergognare per tutto il tempo.
    
    Quarantaduesimo episodio
    
    Chiara si presentò trafelata all’appuntamento, in grave ritardo: aveva passato molto tempo a scegliere sia il proprio trucco, che i propri vestiti. Non lo aveva mai fatto prima d’allora, di uscire insieme con due uomini; e così quella sera, per la primissima volta nella sua vita, ella provava uno strano sentimento di vergogna, misto a un residuo straccio di pudore.
    Era stato Marco a dirle apertamente, di essere perfettamente a conoscenza d’ogni suo singolo appuntamento con l’amico Costanzo, e di non esserne per nulla ingelosito: la considerava poco più che una semplice puttanella, da saziare e da soddisfare, e se n’era fatto tranquillamente una ragione, di come un solo uomo non le sarebbe mai potuto bastare.
    Chiara in quell’istante si vergognava; mentre si recava al rendez-vous muovendo i propri tacchetti presso una ...
    ... nota vineria nel rione, dove i suoi due uomini l’attendevano da molto tempo, ebbe quasi l’istinto di ritornare indietro.
    Ma già s’approssimava all’ingresso lungo la strada: Marco s’era accorto di lei, e dall’interno del locale egli s’era mosso per venirle incontro. Le diede un bacio di quelli appassionati, stringendole i fianchi lungo la cinta del suo cappotto bianco, e la condusse dentro tenendola per mano.
    Le offrì un calice di raffinato vino rosso, lasciando subito intendere quale fosse il tenore di quella stranissima serata.
    Costanzo le stava seduto di fronte, mentre Marco era disposto di lato, e le teneva una mano stretta dentro la sua, adagiata direttamente sul grembo della ragazza.
    Fu il primo dei due a rompere il silenzio, rivelandole apertamente, quanto egli fosse intrigato dalla situazione che lei stessa aveva creato: “Avevamo tutti e due voglia di vederti questa sera … abbiamo pensato di farlo assieme, invece che di litigare … in fondo siamo sempre stati buoni amici e tu lo sai”, e si mise a ridere in modo sottile.
    Marco intervenne a sua volta, aggiungendo: “Non ti ci devi abituare affatto ciccia … io sono uno di ampie vedute, ma tu mi hai già messo troppe corna con Costanzo. E allora che corna siano, ma una volta sola, per bene, e senza vergogna!”. A quel punto egli alzò il calice per brindare, in modo pomposo e solenne; ed anche Costanzo fece altrettanto.
    La biondina era evidentemente in imbarazzo; si era recata all’appuntamento con non poca curiosità, per ...
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