1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... venire afferrata, minacciata, trattenuta e punita in quel modo.
    Furono invitate Sonia, Nicole, Hélène e Claudia, mentre Edina si trovava in vacanza con la famiglia. Un collega di Pascal, di nome Laurent, le avrebbe riaccompagnate a casa tutte quante dopo la festa, secondo i piani.
    Hélène dovette convincere dapprima sua madre, ed infine sottostare alla prova più difficile, lo sguardo serio e tremendamente esplicito del signor Eric: le tre di notte era l’orario massimo consentito; fu quella la prima volta, di una lunghissima serie di episodi simili, in cui Hélène sarebbe stata catechizzata dal signor Eric in modo chiaro, con non troppo velate e sottintese minacce. “Mi raccomando… ricorda bene quello che è successo se disobbedisci”.
    E nello scegliere le mutandine, la ragazzotta si rese conto che in realtà ci stava pensando per davvero: cosa sarebbe accaduto, se fosse rincasata sciaguratamente dopo l’orario consentito? Si ritrovò per la prima volta, inopinatamente, a fantasticare di cose tristi, inconfessabili e vergognose.
    Forse il signor Eric avrebbe deciso di aumentare la dose; forse, consapevole che le botte della volta precedente non le erano bastate, avrebbe deciso di fare ricorso a qualcosa di ancora più doloroso. Improvvisamente Hélène si rese conto di quanti oggetti vi erano in casa, che egli avrebbe potuto usare: sicuramente vi era il battipanni, ed Hélène ricordava di averlo visto adoperare con la cameriera alcune volte, quando lei era bambina; poi vi era anche un ...
    ... vecchio scacciamosche, che rispetto al battipanni era più piccolo ma assai più flessibile. Probabilmente anche in cucina si trovavano oggetti che il signor Eric avrebbe potuto utilizzare, quali ad esempio un mattarello o una paletta. Nel bagno c’erano poi le spazzole, ma in fondo sarebbe bastato prendere le ciabatte che in quel frangente lei aveva ai piedi, per farle davvero molto male. Aveva in quel momento dimenticato la cintura dei pantaloni del signor Eric, e fu un bene dal momento che probabilmente era la più dolorosa tra tutte le possibili soluzioni.
    Si vergognò di sé stessa e dei suoi pensieri, e scelse un paio di mutandine bianche, morbide e discrete, forse per riflesso condizionato; avvertiva infatti ancora, le gambe che le tremavano. Mise su un normale reggiseno nero, noncurante dell’abbinamento, ed indossò un paio di calze nuove, sottili e trasparenti. L’abitino da sera era anch’esso nero e presentava un dettaglio molto particolare: aveva la sola manica sinistra, lasciandole così completamente libero il braccio destro.
    Mise le scarpette col tacco ed una catenina d’oro, dopodiché si recò in bagno per completare il tutto con una leggera mano di trucco. La signora Dominique la seguiva con lo sguardo, in un misto di curiosità e di apprensione.
    Nel frattempo, anche Nicole si andava preparando in casa sua; lei che era l’autentico maschiaccio del gruppo, per la prima volta decise di indossare una minigonna. Aveva i capelli corti e rossicci, con vivaci occhi verdi; non ...
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