1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... lato e notò come in fondo alla terza fila dall’altra parte, tutta fiera e compunta, sedesse Linda Prevet, l’inquilina del Convitto che aveva preso il posto di Chiara e che s’era finalmente presentata a lei da qualche settimana.
    La studentessa di Grenoble stava scrivendo in modo rapido e deciso, e quella vista scatenò in Hélène un senso immane di rimorso e d’invidia; il tappino di gomma le ricordava di essere stata una stupida, e di avere commesso tantissimi errori fino al punto da meritarsi quella punizione.
    E l’errore più grave in assoluto, quello che aveva dato origine a tutti i successivi disastri, era consistito proprio nel fatto di voler abbandonare il Convitto; Hélène fu scossa dalla tentazione di ritornarvi, avrebbe come minimo dovuto pagare l’affitto di tutto il mese d’aprile, e poi magari provare a risarcire le sue due coinquiline, con cui divideva l’appartamento nel sottoscala, dei primi due mesi di permanenza che le erano stati cortesemente abbonati.
    Distratta da tutti questi pensieri, notò come metà del tempo a sua disposizione fosse già trascorso, senza che lei avesse potuto fare molto più che scrivere una semplice introduzione; entrò allora in uno stato d’agitazione, e prese a tagliare la sua lunga premessa, per entrare immediatamente nel vivo dell’argomento. Era come se il tempo andasse scivolando via, al punto che anche lo sforzo di scrivere le appariva in quel frangente, oltremodo faticoso.
    Ebbe allora uno slancio di personalità del tutto inatteso: ...
    ... avrebbe dovuto fare una corsa folle per scrivere tutto, e sollevandosi solamente un poco sulla dura panca di legno, si poggiò nuovamente con tutto il suo peso, senza alcuna grazia o dolcezza; sentendo il tappo di gomma che le dilatava la carne dei glutei infilandosi pienamente fino al fondo dell’orifizio, causandole una nuova scossa di dolore.
    Quella stretta nell’ano le diede finalmente la forza di cui necessitava, ed allora Hélène prese a scrivere di getto, senza particolare cura per i dettagli, arrivando presto a riempire la prima facciata del suo foglio bianco.
    Scriveva, ed intanto con apparente noncuranza, saltuariamente ripeteva il movimento rimbalzando mollemente sulla panca, sentendo così l’oggetto di dura gomma che si faceva nuovamente strada in mezzo ai rivoli della carne sudata, e contrita dal pungolo costante. Guardava Linda Prevet da lontano, e di nuovo ripeteva il movimento, sbattendo con la gonna beige e con le natiche molli, contro la superficie rigida e severa di legno del sedile.
    Dopo una decina di minuti, Hélène già sentiva la sua tenera vagina dilatarsi; bastarono solamente pochi istanti ed un paio di colpetti ancora, e fu travolta, provando un orgasmo davvero inopinato e insensato, nel bel mezzo dell’aula e nel corso di una prova d’esame universitario.
    I liquidi si cosparsero sotto la morbida mutandina di raso, fuoriuscendone solamente in parte, fino a raggiungere l’interno della coscia tornita e rotondeggiante. Fu davvero la fine di quell’assurda ...
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