-
Storia di Hélène
Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com
... pur di supplire alla dura assenza fin dall’infanzia, dell’indispensabile riferimento paterno. L’ultimo anno di scuola scivolava via verso la sua agognata conclusione, e l’esame sarebbe stato poco più che una formalità per Hélène, come era lecito aspettarsi in un istituto privato come il suo, per il quale le famiglie pagavano una retta altissima. Si concluse tutto in bellezza, con un ottimo giudizio e con i migliori auguri per gli anni a seguire. Ed il dilemma sul suo futuro si era nel frattempo fatto assai più urgente. Il signor Vigneron su indicazione della signora Dominique, aveva messo sul tavolo la carta più convincente di tutte: nel testamento dell’avvocato Alfred Besson, era previsto anche un lascito per la figliola illegittima, un corso di laurea presso una prestigiosa scuola all’estero, nientedimeno che nella città di Roma, lì dove lui stesso aveva insegnato all’inizio degli anni Sessanta. Fu probabilmente proprio questo l’argomento che convinse del tutto Hélène; la ragazzotta a seguito di quella proposta, non esitò a rivedere completamente le proprie timide intenzioni: studiare all’estero, in una città così lontana e affascinante, avrebbe rappresentato per lei una grandiosa novità, un motivo di grandissima curiosità. Sua madre era a conoscenza del lascito, ma lo aveva accuratamente tenuto nascosto per tutti quanti quegli anni, nella speranza che la figliola decidesse di studiare legge per propria stessa volontà: ma adesso che le preferenze di quest’ultima si ...
... erano orientate diversamente, quella carta era stata giocata con sapienza e grande senso d’opportunità, ottenendo l’esito sperato. Hélène fu così iscritta alla Facoltà di Legge e Scienze Politiche dell’università di Liegi, ed avrebbe poi seguito tutto quanto il ciclo successivo al primo anno, presso la sede della Pontificia Università Lateranense in Roma; la ragazzotta era davvero molto emozionata. Aveva comperato una bellissima gonna svolazzante di raso nero, sotto la quale indossò un paio di succinte mutandine bianche; faceva molto caldo e l’abbigliamento per la cerimonia doveva fare in modo che non soffrisse particolarmente il sudore durante il corso della giornata. Aggiunse anche una bellissima giacchetta bianca e gli orecchini nuovi che sua madre le aveva regalato per Natale. Si presentò nella chiesetta di campagna assieme a Edina, Jeanne e Claudia, sorridente e radiosa come non mai; aveva messo da parte per un attimo tutte quante le sue incertezze e le sue paure, ed una nuova vita piena di sorprese sembrava attenderla. Nulla importava, che di lì a poco sarebbe dovuta nuovamente partire per le vacanze insieme alla famiglia, né che avrebbe dovuto mettersi a studiare sul serio con l’inizio dei corsi universitari. Appariva per la prima volta nella sua vita, come una ragazza felice e piena di sé, consapevole delle proprie innumerevoli doti e del futuro intrigante che il destino le aveva dato in serbo. La cerimonia fu bella ed emozionante, mentre la sposa esibiva un abito ...