1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... retro della gonna, seguiti da un intenso senso di caldo e da un discreto livore su entrambi i glutei nascosti di sotto.
    Annette aveva tenuto il conto, e voltandosi mentre brandiva in mano la cintura, vide la sola Edina che era rimasta in piedi alle sue spalle; disse allora ridendo: “Se ho contato bene, siamo solamente in diciassette!”; nessuno le dedicò particolare attenzione, ed allora ella completò l’opera rovesciando la cintura senza particolare convinzione.
    Non restava che Edina, l’amica più intima tra tutte, la quale aveva compreso quale fosse il sentimento di disagio di colei che se ne stava in quel momento piegata in avanti sulla poltrona; avrebbe voluto concludere quello stupido gioco senza farsi notare, ma venne nuovamente raggiunta da Sonia e da André, che con aria concitata intendevano parlare a tutti i presenti. Allora ristette, ed attese che il marito della sua amica rivolgendosi verso il centro della sala, esclamasse: “Manca una persona, chi vuole darle l’ultima?”.
    Nessuno si rese conto del fatto che Edina aveva a quel punto saltato il turno, e tutti si misero a ridere guardandosi intorno; Hélène volse allora il capo e vide nuovamente André fermo con la cintura nella sua mano destra. In quell’istante sentì la vagina schiudersi in modo inesorabile; aprì la bocca provando disperatamente a trattenersi.
    Il marito di Sonia brandiva saldamente la cintura ed osservava la ragazzotta disposta sulla poltrona, come se intendesse prendere la mira per bene; Hélène era ...
    ... umida lì nel mezzo, ma provava inutilmente, a non dar da intuire nulla ai presenti. Era giunta sull’orlo del precipizio.
    Fu colpita con l’ultima scudisciata, sentendo i fianchi che le vibravano e la pelle scuotersi una volta ancora; chiuse la bocca e spalancò gli occhi provando a fare finta di niente con una fatica indicibile, mentre tremava come una foglia: “Ooooh…”.
    Venne raggiunta ed abbracciata da tutti quanti, in un’atmosfera di grande festa e di sfrenato divertimento; discese dalla poltrona senza dare conto di niente: aveva provato ancora una volta un inopinato piacere, sfiorando dolcemente il baratro della perversione, e della vergogna.
    
    Diciottesimo episodio
    
    Piazza San Cosimato in Trastevere, con le primissime foglie secche dell’autunno lungo tutto il lastricato, ricordava molto la Place du Grand Sablon nel centro di Bruxelles.
    Hélène lo pensava, e intanto guardava il bicchiere di vino rosso mezzo vuoto poggiato sul tavolo avanti a sé.
    Quella sera si festeggiavano i suoi diciannove anni, ed una nuova vita sembrava improvvisamente schiudersi davanti ai suoi occhi: Roma, La Ville éternelle, e tantissime opportunità di incontri e di nuove emozionanti scoperte.
    E già i due giovani camerieri che servivano nel ristorante, e che s’erano rivolti a lei chiamandola gentilmente mademoiselle, parevano osservarla in maniera oltremodo intrigante ed incuriosita; probabilmente andavano domandandosi se l’uomo seduto di fronte a lei, robusto e sportivo, fosse in realtà suo ...
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