1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... ragazzo, di nome Samir, tirandolo via per un orecchio. Lo mise a tacere.
    Hélène si allontanò sollevata, con due pesanti buste della spesa da trasportare via con sé; dopo soli pochi metri si voltò indietro, mentre era già lungo la strada; e vide nuovamente il ragazzetto africano che la sbirciava: capì in quell’istante, che egli le stava fissando insistentemente il sedere, e provò in quella circostanza un bel po’ di vergogna.
    Fece ritorno al Convitto delle donne, nella vicina via di San Giovanni in Laterano, trascinandosi dietro le sue buste. Benno era partito, e la sua nuova residenza era adesso una specie di convento di suore, un luogo austero e silenzioso; lì divideva la sua dimora con Chiara, una ragazza bionda, piuttosto elegante e minuta proveniente da una cittadina di provincia nello sperduto nord d’Italia, di nome Vercelli.
    Era tutto estremamente strano, quasi inverosimile: la residenza le era stata pagata quindici anni addietro dal suo vero genitore, che mai Hélène aveva conosciuto di persona in vita sua; con chiaroveggenza e mente illuminata, le aveva lasciato in eredità un prestigioso Corso di Laurea in Diritto presso la celebre Università Lateranense in Roma, con la retta e la residenza già pagate. Se poi si fosse anche laureata entro cinque anni, avrebbe ricevuto come suo ultimo lascito, nientedimeno che un ricco assegno da un milione di franchi.
    Era tutto strano e meravigliosamente bello: ma adesso c’era anche la terribile complicazione dello studio, e le ...
    ... difficoltà di Hélène con la lingua italiana si assommavano anche al suo oramai completo ed acclarato disinteresse, verso qualsiasi tematica legata al diritto e alla legge.
    Hélène era cresciuta studiando materie artistiche, e adesso si ritrovava invece a disquisire di quibus e di cavilli vari, e semplicemente la cosa non le andava affatto a genio. Se n’era fatta una ragione, solamente in virtù del fatto di poter vivere in Italia, ma certamente le nuove materie di studio non le piacevano per nulla.
    La sua compagna di stanza si sforzava parecchio di aiutarla; erano state messe in appartamento assieme, dal momento che la ragazza di Vercelli parlava abbastanza bene il francese.
    Chiara era una studentessa modello, una ragazza attenta e scrupolosa, e durante le lezioni prendeva sempre moltissimi appunti; Hélène finì ben presto per affidarsi completamente a lei, al punto che in aula era spesso svagata e con la testa persa tra le nuvole.
    Come compagna di stanza poi, Chiara era piuttosto riservata e discreta; tuttavia, non era sfuggito a Hélène il fatto che tutte le sere, lei si chiudesse nella sua cameretta per parlare al telefono assieme al suo ragazzo. Parlottavano a lungo, e quest’ultima finiva spesso per sospirare e mugolare in modo sommesso e delicato dentro al microfono; dopo un po’ di volte, apparve lampante a Hélène, come la sua compagna d’appartamento si toccasse e si lasciasse andare al piacere durante quei lunghi momenti di abbandono.
    Un giorno poi, mentre Chiara era ...
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