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Storia di Hélène
Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com
... Italia. Vi era nelle sue parole, un continuo accenno di rimprovero, ed una neanche tanto malcelata aria di minaccia; se qualcosa mai non era andato così come doveva, al suo rientro in Belgio avrebbero sicuramente fatto i conti. Hélène non trovò nemmeno il coraggio d’accennare minimamente alla madre, la sua nuova intenzione di cambiare residenza: qualcosa in lei s’era smosso dopo la folle serata di quel mercoledì, e adesso non riusciva neanche più a sopportare la noia mortale del Convitto, ed il silenzio un po’ surreale di quelle stanze tanto pulite ed asettiche. Attaccò il telefono senza avere nemmeno intrapreso la non semplice discussione, in relazione al problema della retta già pagata; avrebbe voluto comprendere, se era possibile in qualche maniera ottenerne una restituzione, anche in minima parte; erano ben quattro anni di contratto. Si mise a letto, l’indomani era nuovamente un lunedì. Non riusciva a togliersi dalla testa le immagini del festino in casa di Paula; rivedeva le due ragazze sedute a cavalcioni sui rispettivi maschi e possedute assieme. Poi ripensava al membro di Costanzo, così lungo e ricurvo: l’aveva veramente impressionata. Non le veniva dato d’ammirare un pene in carne ed ossa, dai tempi passati trascorsi in casa di Pascal, ed invece che provare fastidio o ribrezzo, Hélène era incredibilmente confusa. Quella notte si addormentò a fatica, con la testa piena di strani pensieri e con non poca inquietudine. Al mattino, durante la colazione, Chiara ...
... intraprese nuovamente il discorso relativo al cambio d’appartamento; Hélène si stava preparando il pane con la marmellata, e leccandosi le dita timidamente rispose: “Ieri volevo parlarne con mia madre, ma ho subito capito che non era aria …”; la biondina allora tagliò corto, e con fare leggermente indispettito le disse: “Non preoccuparti Hélène; comprendo benissimo la tua situazione. I primi due mesi non pagherai nulla, sarai nostra ospite”. “E dopo ?!?...” domandò lei, con espressione mista di curiosità e di imbarazzo; “Dopo, a gennaio, ti dovrai trovare un lavoro, qualcosa di semplice, che ti permetterà di pagare l’affitto”. Hélène non aveva minimamente pensato a questa eventualità; ma Chiara incalzandola riprese: “Io poi fossi in te, proverei a chiedere direttamente all’amministrazione di questo posto, se c’è qualche possibilità di recuperare parte del denaro lasciato in eredità da tuo padre”. “Altrimenti terrò la stanza, e verrò qui unicamente per studiare, quando vorrò stare un po’ tranquilla …” rispose senza pensarci troppo su Hélène. Ed in quel momento, in cuor suo ella aveva già deciso: non avrebbe assolutamente detto nulla a sua madre, né avrebbe minimamente provato ad ottenere indietro il denaro. Sciagurata com’era, Hélène aveva preso una decisione che l’avrebbe costretta a trovarsi un lavoro per mantenersi: ma oramai il dado era tratto. Durante il pomeriggio alla lezione di Diritto Privato, le due ragazze incontrarono nuovamente Paula, vestita con una giacchetta di ...