Storia di Hélène
Data: 26/06/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Tue Racconti
Autore: helene89@mail.com
... e Lorenzo lì dentro …”.
Paula allora sorrise, e le disse: “Li hai spiati vero? … è stato bello vedere ?!?”; allorché Hélène negò categoricamente, ma si vedeva benissimo come stesse chiaramente mentendo in quella circostanza; aveva ancora la vagina completamente bagnata.
“Vergognati!” le disse Paula, facendole cenno di tornarsene in camera sua. Hélène non si aspettava affatto un atteggiamento tanto duro da parte della sua coinquilina argentina; in quell’istante ella percepì nettamente, una grande diffidenza ed una profonda avversione da parte di quest’ultima. Tuttavia, non reagì e si allontanò via un po’ mestamente.
Entrò in camera sua, ed in quel preciso momento, avvertì fortissima l’esigenza di toccarsi; ma la porta non poteva essere chiusa a chiave, per cui si volse rapidamente e decise infine di entrare dentro al bagno. Lì finalmente poté rinchiudersi da sola per bene: si abbassò rapidamente le culotte, e si mise seduta sulla tazza.
Il pesante insulto di Paula le risuonava ancora, forte, chiaro e deciso dentro alle orecchie; mise due dita in mezzo alla peluria nera, in basso, e poté sentire in modo nitido il cosino umido e tutto tornito, che la tirava come un treno. Le culotte erano rimaste a mezza altezza, sotto le ginocchia divaricate.
Affondò l’intera mano, e ripensò all’insulto appena ricevuto; poi rivide Chiara piegata sul dorso della poltrona, con la gonna alzata, ed infine il pene di Lorenzo, mentre lui se lo ripuliva sul didietro di lei. Sprofondò, ed iniziò ...
... a gocciolare nella tazza, un liquido bianco denso e caldo, a fiotti.
Qualcuno in salone accese la musica, era un famoso brano di Elvis Presley: Hélène si rimise a posto le sue culotte provando un senso di vergogna indicibile; per sua fortuna Chiara volle essere gentile con lei, e bussando alla porta chiusa del bagno, le disse: “Ti va di venire con noi stasera … usciamo a bere qualcosa qui vicino …”.
Hélène ristette un istante, ma poi leggermente sollevata rispose: “… dove andate? … devo solo farmi i capelli …”.
Allora Chiara la tranquillizzò: “Non preoccuparti … c’è ancora Lorenzo sotto alla doccia, e poi tocca a me … faremo notte prima di uscire!”, e si mise a ridere di gusto; non si era ancora lavata, e quando Hélène aprì la porta del bagno, la sua coinquilina bionda era dinanzi a lei, con i capelli raccolti ed una lunga canottiera bianca che le ricopriva l’addome come se fosse stata un piccolo vestitino.
Hélène incrociò i suoi occhi, e provò nuovamente un bel po’ di vergogna; Chiara volle apparentemente infierire su di lei, e stiracchiandosi le disse: “... mi sento ancora come se mi avesse spazzolata …” e si mise a ridere nuovamente.
Era probabile che Paula le avesse rivelato, di avere intravisto Hélène mentre ella li spiava di nascosto attraverso la serratura della porta, così che adesso Chiara intendeva fare i conti giocando con lei ed umiliandola. Ma non avrebbe mai saputo se fosse realmente così.
Dopo quasi tre ore passate a dividersi il bagno per poter fare la ...