1. Storia di Hélène


    Data: 26/06/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Tue Racconti Autore: helene89@mail.com

    ... avvicinarsi al lavandino, egli fece un passo in avanti dentro alla toilette, che era riservata alle sole donne; e le fu addosso con un attacco di passione rabbioso, per nulla gentile: le afferrò con ambedue le mani il pantalone lungo i glutei morbidi e profumati, stringendoglieli e sollevandoglieli tutti quanti sotto il cotone leggero.
    Chiara non apprezzò affatto la cosa, ed alzando leggermente la voce, lo respinse dicendo: “Ma che cavolo ti prende!?! …”; era geloso da morire, e avrebbe voluto farla di nuovo sua in quell’istante, per sentirla posseduta e incatenata a sé.
    La serata scivolò via, con Marco che apparentemente, s’era calmato un po’ e adesso dedicava più attenzioni a Paula; la quale s’era anche visibilmente rincuorata nel frattempo. Si spostarono in un piccolo locale della stradina accanto, dove due giovanotti dai tratti fisici vagamente irlandesi, suonavano la chitarra e cantavano in allegria.
    Fu lì che Lorenzo commise il fatale errore di andarsi ad ordinare una birra, lasciando così la sua ragazza da sola assieme agli altri, in prima fila davanti al piccolo palco dove si esibivano i due giovani.
    Nonostante Paula fosse solamente pochi metri più in là, ed anche Hélène li stesse osservando con attenzione, approfittando della luce molto bassa della sala Marco s’avvicinò alle spalle di Chiara, e con nonchalance le mise un palmo della mano su uno dei due glutei, tastandoglielo tutto quanto e facendogliela sentire per bene.
    Hélène ristette, temendo il peggio, una ...
    ... reazione violenta e sconsiderata; e invece stranamente Chiara non si mosse, facendo finta di continuare ad ascoltare la musica dei due ragazzi irlandesi, ma sentendo benissimo l’impronta della manona di Marco lungo tutto il didietro, da cima a fondo.
    Era inconcepibile, la sua compagna d’appartamento si stava facendo toccare il culo da un altro, proprio la stessa sera in cui ella aveva rivisto il suo, di ragazzo, il presunto innamorato che non incontrava da ben due mesi.
    Hélène provò una strana sensazione di disagio, ed improvvisamente ricordò tutti i deliziosi capi di biancheria intima che aveva veduto nel cassetto della sua coinquilina: concluse in quel frangente che Chiara, contrariamente alla sua prima impressione, era tutt’altro che una timida santarellina. Ed in quella circostanza, ella stava sicuramente provando un gran piacere a venire toccata in quel modo.
    Marco fu molto scaltro a mollare la presa delle natiche di lei, un istante prima che Lorenzo si riaffacciasse nella sala; questi tornò accanto alla sua ragazza, cingendole la vita in un abbraccio delicato. Quella notte avrebbero fatto l’amore di nuovo dentro al salone, al buio, in maniera discreta e silenziosa per non venire ascoltati; con Hélène immobile nel letto colta da brividi di voluttà lungo tutta la schiena.
    
    Venticinquesimo episodio
    
    L’Università stava già lentamente, ma inesorabilmente andando in malora. Da quando si erano trasferite, Chiara non era più la studentessa modello di un tempo, e Hélène ...
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